Capitolo II    L’evidente strategia papale che ha portato all’ Amoris Laetitia e alle gravi conseguenze che l’hanno seguita.

Nota preliminare: il testo ufficiale è solo quello in lingua italiana, le varie versioni in altre lingue sono traduzioni automatiche neurali.

Anzitutto meditiamo e preghiamo:

“Gloriosa Madre del Signore

che nella fede hai accolto il Verbo fatto uomo,

e hai creduto nella risurrezione del tuo Figlio

morto per noi,

tu, Vergine pia,

sei presidio alla fede della Chiesa.”(Dalla Liturgia).

SS.ma Madre di Dio, presidio alla fede della Chiesa,

intercedi per noi e rendici sempre più forti nella Verità di Cristo.

1) Avvisaglie di cambiamento di dottrina prima del Sinodo del 2014.

Dio ci illumini e ci guidi.

Diciamo anzitutto che un sacerdote che conosceva bene il Cardinale Bergoglio e che stava con lui nella Diocesi di Buenos Aires ha affermato: “Noi rispettiamo la gente. Se le persone cercano di comunicarsi, diamo loro la comunione. Non siamo giudici che decidono chi si deve comunicare e chi no.” …  “Cerchiamo di avere un linguaggio più propositivo, cerchiamo di parlare dei sacramenti, spieghiamo che i sacramenti sono per tutti”….  “Quando ci troviamo davanti alle persone che convivono senza essere sposate in chiesa non alziamo barricate, neppure nel caso dei sacramenti e della comunione. Ci opponiamo a quelli che hanno solo precetti”. … “Avvicinare e non respingere, includere, rendere le coppie partecipi di un progetto, di una comunità, di una casa comune. Queste persone spesso sono fuori dalla chiesa perché fanno scelte diverse dalle nostre, e se tu opponi loro un rifiuto, in particolar modo dei sacramenti, non otterrai niente, semplicemente resteranno fuori”. Bergoglio la pensava così, dice padre Pepe: “Lui sa che è così, dappertutto”. Bisogna guardare al caso concreto, non sciorinare la lista di precetti e ammonimenti: “Questo modo di ragionare ha alienato molti fedeli, conducendoli alle chiese evangeliche. Noi crediamo e vogliamo una chiesa di comunione, non di scomunicati. Se sono prete e scopro che per colpa mia la gente lascia la chiesa di Cristo e va da un’altra parte, sono io che devo correggermi, non chi va via”.[1] Occorre dunque domandarsi anzitutto se, quando era Cardinale Arcivescovo di Buenos Aires , J. M. Bergoglio attuasse e facesse attuare veramente la “Familiaris Consortio” [2] e gli altri documenti magisteriali che, come vedremo, mi pare vadano in ben altra linea rispetto a quella che, secondo le parole di Padre Pepe, seguiva l’attuale Papa  quando era Cardinale a Buenos Aires.

Seguendo poi l’interessante testo di A. Ureta intitolato: “Il cambiamento di paradigma di Papa Francesco.”[3] possiamo dire che il cammino per giungere in questo Pontificato a destabilizzare la sana dottrina con la Comunione ai divorziati risposati, in casi in cui non possono riceverla, e con  altri gravi errori e scandali  è stato abbastanza lungo ed è iniziato, in certo modo, già con affermazioni che  Papa Francesco ha rilasciato nei primi giorni di Pontificato, cioè quando elogiò il Card. Kasper[4]  che, circa 20 anni prima, aveva fatto parte di un gruppo di prelati che volevano aprire le porte alla Comunione ai divorziati risposati anche al di là delle possibilità offerte dalle indicazioni del Magistero  e che scrissero un documento in questa linea, a cui fece seguito la famosa lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1994 [5] con la quale veniva chiusa la strada a tali aperture … in particolare con queste parole: “Se i divorziati si sono risposati civilmente, essi si trovano in una situazione che oggettivamente contrasta con la legge di Dio e perciò non possono accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale situazione (Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1650; cf. anche n. 1640 e Concilio Tridentino, sess. XXIV: Denz.-Schoenm. 1797-1812.). … Per i fedeli che permangono in tale situazione matrimoniale, l’accesso alla Comunione eucaristica è aperto unicamente dall’assoluzione sacramentale, che può essere data «solo a quelli che, pentiti di aver violato il segno dell’Alleanza e della fedeltà a Cristo, sono sinceramente disposti ad una forma di vita non più in contraddizione con l’indissolubilità del matrimonio. Ciò importa, in concreto, che quando l’uomo e la donna, per seri motivi – quali, ad esempio, l’educazione dei figli – non possono soddisfare l’obbligo della separazione, “assumano l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi”»(Ibid,. n. 84: AAS 74 (1982) 186; cf. Giovanni Paolo II, Omelia per la chiusura del VI Sinodo dei Vescovi, n. 7: AAS 72 (1982) 1082.). In tal caso essi possono accedere alla comunione eucaristica, fermo restando tuttavia l’obbligo di evitare lo scandalo. … ”. [6]

Successivamente ci sono state altre avvisaglie di cambiamento …

Nella Conferenza Stampa del Papa sul volo di ritorno dal Brasile ad una domanda circa la possibilità di cambiamento delle norme per l’ accesso ai Sacramenti da parte dei divorziati risposati, il Papa affermò: “ Con riferimento al problema della Comunione alle persone in seconda unione, perché i divorziati possono fare la Comunione, non c’è problema, ma quando sono in seconda unione, non possono. Io credo che questo sia necessario guardarlo nella totalità della pastorale matrimoniale. E per questo è un problema. Ma anche – una parentesi – gli Ortodossi hanno una prassi differente. Loro seguono la teologia dell’economia, come la chiamano, e danno una seconda possibilità, lo permettono. Ma credo che questo problema – chiudo la parentesi – si debba studiare nella cornice della pastorale matrimoniale.  …  Siamo in cammino per una pastorale matrimoniale un po’ profonda. E questo è un problema di tutti, perché ci sono tanti, no?” [7] …. come si vede , qui il Papa ha aperto la porta ad un cambiamento … e qualche mese dopo sono state rese pubbliche le dichiarazioni di una donna argentina, convivente con un uomo , secondo cui Papa Francesco, nel corso della conversazione, l’ avrebbe autorizzata a ricevere la Comunione[8]. Padre  Lombardi, parlando come portavoce del Papa,  commentando questo episodio invitò a non trarre da un caso particolare conseguenze per la dottrina generale [9]Successivamente, dopo una consultazione generale degli operatori pastorali con un questionario in preparazione al Sinodo ci furono le affermazioni di alcuni, tendenti ad aprire porte per la Comunione dei divorziati risposati, si pensi alle dichiarazione di mons. Zollitsch, allora presidente della Conferenza Episcopale Tedesca,  Arcivescovo di  Friburgo in Brisgovia [10], cui seguì la risposta di mons. Muller [11], allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, tesa a ribadire la dottrina tradizionale. Quindi apparvero le risposte dei Cardinali Marx e Maradiaga alle affermazioni del Card. Muller , risposte tendenti ad aprire porte nuove all’accesso ai divorziati risposati ai Sacramenti, infatti, come afferma Ureta: “ Da una parte, il Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco di Baviera, ha dichiarato che detto articolo non poteva “chiudere la questione” e, dall’altra parte, il Cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa, ha dichiarato che “Müller è un professore di teologia tedesco, nella sua mentalità esiste soltanto il vero e il falso… Ma, fratello mio, il mondo non è cosi, dovresti essere un po’ flessibile”.[12] Le affermazioni di Maradiaga furono significativamente raccolte in un articolo di A. Tornielli[13]. Da notare quello che affermava il Fatto Quotidiano in quel periodo riportando le affermazioni del Card. Marx : “ La dura bocciatura del prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ha suscitato subito la reazione del cardinale di Monaco e Frisinga, sede episcopale che fu di Ratzinger, Reinhard Marx, uno degli otto “saggi” scelti da Papa Francesco per aiutarlo nel governo della Chiesa ed elaborare la riforma della Curia romana. Le dichiarazioni del card. Marx bollano la lettera di Müller come “un’eruzione di dottrina” e un “recinto” posto attorno all’ospedale da campo della misericordia, immagine che aveva utilizzato Bergoglio per definire la Chiesa nella sua intervista alla La Civiltà Cattolica.” [14] … è da notare appunto il fatto che il Card. Marx e anche il Card. Maradiaga erano due degli otto “saggi” scelti da Papa Francesco per aiutarlo nel governo della Chiesa ed elaborare la riforma della Curia romana …. Ripensando a tali risposte, e visti gli sviluppi successivi della vicenda …  dobbiamo pensare che se i cardd. Marx e Maradiaga hanno parlato, lo hanno fatto probabilmente dietro suggerimento del Papa o sapendo che il Papa era con loro …  di lì a poco infatti si giunse alla relazione del Concistoro Straordinario del 2014, affidata dal Papa al Card. Kasper cioè lo stesso che, come detto, si era espresso a favore di una apertura per una concessione più ampia della comunione ai divorziati risposati. Afferma Ureta: “Il cardinale Kasper ha sviluppato la tesi che la Chiesa dovrebbe operare un cambio di paradigma sulla comunione ai divorziati risposati, considerando la situazione a partire dalla prospettiva di chi soffre e chiede aiuto. Il porporato ha asserito che nella Chiesa primitiva ci sarebbe stato un diritto consuetudinario secondo cui i cristiani che vivevano una seconda unione, anche vivendo il primo coniuge, dopo un certo tempo di penitenza potevano disporre non di un secondo matrimonio, ma di una tavola di salvezza attraverso la partecipazione nella comunione. La sua tesi che la Chiesa primitiva ammetteva la comunione ai divorziati risposati è stata ampiamente confutata, nelle settimane successive, da rinomati storici che hanno provato in modo definitivo che i concili avevano approvato la comunione per i vedovi risposati – e non per i divorziati che si risposavano.”[15]

Parte delle affermazioni presentate dal Card. Kasper nel Concistoro possono essere trovate come appendice di un articolo di Sandro Magister.[16] Il titolo dato da Magister appare profetico : Kasper cambia il paradigma … il giornalista aveva intravisto già da allora cosa volevano davvero significare quelle parole del Card. Kasper sostenute, come vedremo meglio, dal Papa.

Tra le altre affermazioni di Kasper mi pare interessante soffermarmi sulle seguenti riguardanti la possibilità di amministrare l’Eucaristia alla persona divorziata risposata: “ La lasciamo sacramentalmente morire di fame perché altri vivano? … Nelle singole Chiese locali esisteva il diritto consuetudinario in base al quale i cristiani che, pur essendo ancora in vita il primo partner, vivevano un secondo legame, dopo un tempo di penitenza avevano a disposizione […] non un secondo matrimonio, bensì, attraverso la partecipazione alla comunione, una tavola di salvezza. […] …  Non può però esserci alcun dubbio sul fatto che nella Chiesa dei primordi, in molte Chiese locali, per diritto consuetudinario c’era, dopo un tempo di pentimento, la pratica della tolleranza pastorale, della clemenza e dell’indulgenza.
…  Questo diritto consuetudinario viene espressamente testimoniato da Origene, che lo ritiene non irragionevole. Anche Basilio il Grande, Gregorio Nazianzeno e alcuni altri vi fanno riferimento. …
Anche in seguito la Chiesa d’Occidente, nelle situazioni difficili, per le decisioni dei sinodi e simili ha sempre cercato, e anche trovato, soluzioni concrete.”[17]

Si domanda il Card. Kasper “Un divorziato risposato: 1. se si pente del suo fallimento nel primo matrimonio, 2. se ha chiarito gli obblighi del primo matrimonio, se è definitivamente escluso che torni indietro, 3. se non può abbandonare senza altre colpe gli impegni assunti con il nuovo matrimonio civile, 4. se però si sforza di vivere al meglio delle sue possibilità il secondo matrimonio a partire dalla fede e di educare i propri figli nella fede, 5. se ha desiderio dei sacramenti quale fonte di forza nella sua situazione, dobbiamo o possiamo negargli, dopo un tempo di nuovo orientamento, di “metanoia”, il sacramento della penitenza e poi della comunione?”[18]

Il testo di tale relazione è stato pubblicato interamente con il titolo “Il vangelo della famiglia” dalla Queriniana Editrice nel 2014. Il Papa ha incredibilmente elogiato pubblicamente lo scritto di Kasper “Ieri, prima di dormire, ma non per addormentarmi, ho letto – ho riletto – il lavoro del cardinale Kasper e vorrei ringraziarlo, perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia. È piacevole leggere teologia serena. E anche ho trovato quello che sant’Ignazio ci diceva, quel ‘sensus Ecclesiae’, l’amore alla Madre Chiesa. Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea – mi scusi eminenza se la faccio vergognare –, ma l’idea è che questo si chiama ‘fare teologia in ginocchio’. Grazie. Grazie”.[19] … in realtà il testo di Kasper era piuttosto un : mettere in ginocchio la teologia … piegandola o meglio aprendola  a errori per non dire a sacrilegi e Confessioni invalide …. infatti molti prelati e teologi si sono opposti alle affermazioni del Card. Kasper e un famoso libro dal titolo “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica”, Cantagalli, 2014 realizzato da 5 cardinali (Brandmüller, Müller, Caffarra, De Paolis e Burke) e da altri quattro studiosi (Mankowski, Rist, Vasil’ e il curatore Dodaro)  ha presentato la storia dei secoli di opposizione cattolica alla comunione ai divorziati risposati e  ha mostrato, come già aveva fatto un famoso studio della Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicato nel 1998[20] che  la Chiesa era stata sempre contraria a tale Comunione.

Una profonda critica alle affermazioni del Card. Kasper (e del Papa che approvava la sua relazione) si può trovare anche nella: Prolusione di S. Em. Rev.ma Sig. Card. Velasio De Paolis, Presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede,  al Tribunale Ecclesiastico Umbro del 27 marzo 2014  [21] Il Card. Kasper ha criticato la pubblicazione del libro dei 5 Cardinali parlando di “guerra ideologica” volta a colpire Papa Bergoglio[22] Va notato che la relazione di Kasper era stata ampiamente concordata con il Papa, come affermò lo stesso cardinale, senza alcuna smentita da parte del Papa: “ Non ho proposto una soluzione definitiva, ma – dopo averlo concordato con il Papa – ho fatto delle domande e offerto considerazioni per possibili risposte.”  [23] e come ribadì lo stesso Cardinale tedesco “ Ho concordato con il Papa, ho parlato due volte con lui.” [24]. Quindi il Papa che aveva concordato la relazione del Card. Kasper, l’aveva poi lodata … un segnale chiarissimo e molto grave delle reali intenzioni del Papa. Sorga Dio che è Luce e ci illumini sempre meglio.

In questo periodo, un ottimo studio realizzato da otto professori domenicani degli Stati Uniti, ha confutato radicalmente le affermazioni della relazione Kasper, che in realtà dovremmo indicare come relazione Kasper- Bergoglio, visto che era pienamente condivisa dal Papa. Ecco come il Timone presenta l’intervento degli otto esperti domenicani: “A questi nomi va aggiunto un gruppo di otto teologi statunitensi di punta: sette domenicani, di cui sei docenti in quello che oggi è il migliore centro teologico dell’Ordine dei Predicatori negli Usa, la Pontificia Facoltà dell’Immacolata Concezione di Washington (si tratta dei padri John Corbett,  Andrew Hofer, Dominic Langevin, Dominic Legge, Thomas Petri, Thomas Joseph White) uno, il padre Paul J. Keller, docente all’Ateneo Cattolico dell’Ohio (promosso dalla diocesi di Cincinnati; oltre a loro un laico, Kurt Martens, docente di diritto canonico alla Catholic University of America, sempre di Washington. Insieme hanno steso un importante testo che verrà pubblicato in agosto su Nova et Vetera, storica rivista teologica fondata nel 1926 e vicina al mondo domenicano. Il documento sarà diffuso in più lingue, versioni che sono però già filtrate su internet. Qui si può scaricare quella in italiano. Una confutazione sintetica e magistrale, dal punto di vista dottrinale e storico, della tesi kasperiana.” [25]

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Nei primi mesi del 2014 il Card. Kasper aveva intanto rilasciato un’ intervista con, in particolare, un’affermazione davvero significativa per cui: “To live together as brother and sister? Of course I have high respect for those who are doing this. But it’s a heroic act, and heroism is not for the average Christian. That could also create new tensions. Adultery is not only wrong sexual behavior. It’s to leave a familiaris consortio, a communion, and to establish a new one. But normally it’s also the sexual relations in such a communion, so I can’t say whether it’s ongoing adultery. Therefore I would say, yes, absolution is possible”. [26] La traduzione mia del testo è la seguente : “Vivere insieme come fratello e sorella? Ovviamente ho un grande rispetto per coloro che lo stanno facendo. Ma è un atto eroico e l’eroismo non è per il cristiano medio. Ciò potrebbe anche creare nuove tensioni. L’adulterio non è solo un comportamento sessuale sbagliato. È lasciare una familiaris consortio, una comunione e crearne una nuova. Ma normalmente sono anche i rapporti sessuali in una tale comunione, quindi non posso dire se si tratti di adulterio in corso. Pertanto, direi di sì, l’assoluzione è possibile.” …. capito? Un evidente, colossale errore! Scrisse s. Giovanni Paolo II in VS: “ La Chiesa propone l’esempio di numerosi santi e sante, che hanno testimoniato e difeso la verità morale fino al martirio o hanno preferito la morte ad un solo peccato mortale. Elevandoli all’onore degli altari, la Chiesa ha canonizzato la loro testimonianza e dichiarato vero il loro giudizio, secondo cui l’amore di Dio implica obbligatoriamente il rispetto dei suoi comandamenti, anche nelle circostanze più gravi, e il rifiuto di tradirli, anche con l’intenzione di salvare la propria vita.”(VS n. 91)

S. Giovanni Paolo II affermò: “Tutti, coniugi compresi, siamo chiamati alla santità, ed è vocazione, questa, che può esigere anche l’eroismo. Non lo si deve dimenticare.” [27]

Il Card. De Paolis affermò: “La legge del Signore a volte può chiedere anche azioni eroiche. Se il Signore ci trova in questa condizione non farà mancare la grazia.”[28] Il cristiano medio è tenuto alla carità e a vivere secondo i comandamenti divini, quindi, contrariamente a quello che dice il Card. Kasper, è tenuto all’eroismo. Non penso che il Card. Kasper avrebbe rilasciato una simile intervista ai tempi del pontificato  Papa Benedetto XVI o di s. Giovanni Paolo II …. ma ora il Papa, Francesco, era dalla parte di Kasper, quindi  …

Va precisato che il Papa deve custodire la sana dottrina e perciò deve correggere coloro che sbagliano … ma nessuna correzione , come vedremo, ha toccato fino al momento presente (2020)  molti di coloro che, come Kasper, hanno diffuso e stanno diffondendo errori … IL PAPA, quindi, È RESPONSABILE DEI LORO ERRORI … MA, di più, COME STIAMO VEDENDO E COME VEDREMO SEMPRE MEGLIO, IL PAPA, in vari casi, È CON QUESTI ERRANTI E IN CERTO MODO LI GUIDA!!

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore. Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

2) Il Sinodo del 2014, le “manipolazioni” e le reazioni ad esso.

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua Luce.

Il 5 ottobre 2014 si apriva finalmente il Sinodo Straordinario, con diverse particolarità che a qualcuno hanno fatto pensare a tattiche di manipolazione per arrivare ad un certo risultato dottrinale e pastorale già fissato in anticipo. Il Card. Burke affermò “It’s clear to me that there were individuals who obviously had a very strong influence on the synod process who were pushing an agenda.”[29] Tradotta in italiano la frase del Cardinale significa che per lui era chiaro che c’erano persone che avevano un’influenza molto forte sul processo sinodale che stavano spingendo per arrivare a qualcosa di già programmato. Il libro di Pentin appena citato  è stato recensito in questo modo dal Card. Napier “Un resoconto assolutamente affascinante del Sinodo 2014, in particolare delle macchinazioni che lo circondano.” [30] Nell’articolo appena citato,  che presenta il libro di Pentin,  lo stesso Pentin afferma: “«La maggior parte degli osservatori si è resa conto che probabilmente qualcuno stava pilotando il Sinodo in una certa direzione proprio il 13 ottobre dell’anno scorso, il giorno in cui il Relatore generale, Cardinale Péter Erdö, ha letto quella relazione parziale sui lavori. E quella relazione ebbe un effetto enorme sull’opinione pubblica. I media l’hanno subito definito “rivoluzionario”. Si tenga presente che i giornali ne ricevettero il testo ancora prima dei padri sinodali e così ci fu il tempo per preparare quella velina che, come ha detto George Weigel (nell’articolo “Between Two Synods”, pubblicato sul mensile First Things nel gennaio 2015, tradotto su La Nuova Bussola Quotidiana il 2 febbraio successivo), ha consentito di strombazzare, qualunque fosse il vero andamento del Sinodo: “Finalmente! La Chiesa sta cambiando!”. Come ha detto il Cardinale Napier, una volta che i media si furono fatti una loro idea dell’affaire, “non vi è più stato modo di farli ricredere”. Molti poi sono stati colpiti dal fatto che la Relatio non contenga alcun riferimento alle Scritture e alla Tradizione, e che lì il magistero di san Giovanni Paolo II (1920-2005) brilli per assenza. Sono esattamente cose come queste che fanno pensare a un copione preparato in anticipo”.[31] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

In questa linea ci sembra che vada anche ciò che il noto vaticanista Edward Pentin ha scritto, riguardo al libro di cui abbiamo parlato più sopra, intitolato “Permanere nella Verità”. Pentin infatti ha affermato :“fonti degne di fiducia e di alto livello affermano che il Segretario generale del Sinodo, il cardinale Lorenzo Baldisseri, ha ordinato di intercettare i libri [lasciati nelle caselle postali dei padri sinodali] perché avrebbero “interferito con il Sinodo”.”[32] La Croce sacra sia la nostra luce.

Interessanti a questo riguardo sono alcuni articoli di Marco Tosatti in cui riferisce appunto delle manipolazioni operate sul Sinodo: nel primo articolo si parla delle manovre previste per il Sinodo che doveva venire ed è intitolato:“Sinodo: come lo manovro…” [33]

Il secondo articolo fa notare che, ad un anno dal primo articolo, si vede che davvero la strategia prevista viene attuata[34]

Particolarmente illuminante per noi è un passaggio di questo articolo “E in effetti non tanto il Sinodo, sarà importante, ma la sintesi che n verrà preparata, e che porterà la firma del Papa come “Esortazione post-sinodale”. E’ molto probabile che non sarà un testo chiaro e definitivo, ma basato su un’interpretazione “fluttuante”. In modo che ciascuno leggendolo, possa tirarselo dalla parte che più gli fa comodo.”  [35]

E. Pentin nel suo “Rigging … ” ci offre una importante precisazione sulle affermazioni di M. Tosatti : “Marco Tosatti, Vaticanist for La Stampa, reports that Cardinal Baldisseri was overheard in a restaurant somewhere in Europe, explaining how the extraordinary synod was going to be manipulated in order to achieve a desired result. He said that this would involve asking that the written presentations be handed in well in advance and that all the presentations had to be read carefully. “If some presentations appear to be problematic,” the cardinal reportedly said, “say that unfortunately there isn’t enough time to allow everyone to speak, but nonetheless the text has been received and remains in the records and is sure to be taken into account in the final report.” [36]

Che, tradotto, significa: Marco Tosatti, vaticanista della Stampa, riferisce che il Cardinale Baldisseri è stato ascoltato in un ristorante da qualche parte in Europa, spiegando come il sinodo straordinario sarebbe stato manipolato per ottenere il risultato desiderato. Disse che ciò avrebbe comportato la richiesta di consegnare le presentazioni scritte con largo anticipo e che tutte le presentazioni dovevano essere lette attentamente. “Se alcune presentazioni sembrano essere problematiche”, ha riferito il Cardinale, “si dice che sfortunatamente non c’è abbastanza tempo per permettere a tutti di parlare, ma ciò nonostante il testo è stato ricevuto e rimane nei registri ed è sicuro di essere preso in considerazione nel rapporto finale. ”

Quindi già allora i più vicini al Papa sapevano come si sarebbero svolti i Sinodi e come sarebbe stato il documento finale … usando particolari strategie …

Il documento finale, sottolineo, doveva essere  non chiaro e definitivo, ma basato su un’interpretazione “fluttuante”. In modo che ciascuno leggendolo, possa tirarselo dalla parte che più gli fa comodo….

Il terzo articolo ripropone un’ aneddoto di mons. Forte che presenta il modo di agire del Papa nei Sinodi [37]

Il quarto articolo riporta una conversazione significativa sul tema che stiamo esaminando.[38]

La Croce sacra sia la nostra luce.

Aggiungo un particolare che ritengo molto importante per capire la strategia adottata e il fine cui si voleva arrivare: al Sinodo mancava incredibilmente una  rappresentanza dell’ Istituto Giovanni paolo II. Spiega Ureta : ” L’Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia è stato completamente emarginato dal primo Sinodo sulla Famiglia. Dopo il clamore suscitato da tale misura, prima del secondo Sinodo sulla Famiglia il suo vicepresidente è stato incorporato come “consultore della Segreteria del Sinodo”, partecipandovi con la qualifica secondaria di “collaboratore del segretario speciale”[39]. Edizione del Kindle 2018). In particolare mancava in questo Sinodo e mancherà in quello del 2015 quello che possiamo considerare il massimo esperto, probabilmente, di morale familiare, cioè mons. Melina, una colonna dell’Istituto Giovanni Paolo II per  Matrimonio e Famiglia, allora Preside di tale Istituto … mancava  anche p. Noriega Bastos … anche lui grande esperto in questo campo e professore nello stesso Istituto, oggi entrambe allontanati da tale Istituto; questi esperti, noti per il loro sostegno alla sana dottrina, davano certamente fastidio a chi doveva arrivare alla “svolta” dottrinale, al “cambio di paradigma” , come vedremo meglio più avanti.

Molto interessante per capire l’andamento del Sinodo appare anche l’articolo di Magister  che, tra l’altro afferma quanto segue: ” Sia le aperture alla comunione ai divorziati risposati – e quindi l’ammissione da parte della Chiesa delle seconde nozze – sia l’impressionante cambio di paradigma in tema di omosessualità infilato nella “Relatio post disceptationem” non sarebbero stati possibili senza una serie di passi abilmente calcolati da chi aveva e ha il controllo delle procedure.”[40] …. e colui che deteneva e detiene tale controllo non pare che sia altra persona che il Papa stesso! … purtroppo!!

Dio intervenga!!

Nel suo libro  Ureta sviluppa, particolarmente nel capitolo 7[41] con dovizia di particolari la strategia usata per portare avanti, nei due Sinodi sulla famiglia del 2014-15, il cambiamento della disciplina per l’amministrazione della Comunione Eucaristica ai divorziati risposati. Significativo in modo particolare appare il fatto che nel Sinodo del 2014 : “Quando è stata data lettura della relazione intermediaria (relatio post disceptationem), si sono sollevate proteste poiché il testo non rifletteva il vero contenuto della maggioranza degli interventi, ma solo le tesi della minoranza kasperiana. Inoltre vi si parlava di un sorprendete principio morale, la supposta “legge della gradualità”, che permetterebbe di cogliere elementi positivi in tutte le situazioni oggettivamente peccaminose, come i rapporti prematrimoniali o le unioni omosessuali, riconoscendo in esse “i segni del verbo sparsi oltre i suoi confini visibili e sacramentali”[42] ovvero, qualsiasi peccato diviene una forma imperfetta di bene, di fronte al quale sarebbe necessario praticare una sorta di “ecumenismo con il male”). Secondo fonti ufficiali, almeno 41 Padri sinodali si sono dimostrati assai sorpresi – e parecchio “agitati” –  davanti a questo documento (cfr. Robert Royal, “Synod Day 9 – Bishops to World: ‘Never mind’”, 15.10.2014  , www.thecatholicthing.org , https://www.thecatholicthing.org/2014/10/15/synod-day-9-bishops-to-world-never-mind/ .) … Nonostante il comitato di redazione sia stato costretto a redigere un testo di compromesso, nella votazione finale tre paragrafi non hanno raggiunto la maggioranza statutariamente richiesta dei 2/3 per l’approvazione e inclusione nella relazione finale: il paragrafo riguardate la cura pastorale delle persone con tendenze omosessuali e i due paragrafi che trattavano della questione della comunione per i divorziati risposati (riconoscendo in questo modo la divergenza di posizioni fra i Padri sinodali). Malgrado questo rifiuto, e in deroga al regolamento, Papa Francesco ha, significativamente, ordinato che tali passaggi risultassero nel testo finale che sarebbe stato poi inviato alle diocesi e parrocchie al fine di ispirare le proposte della “base” per il Sinodo Ordinario dell’anno successivo (B. Williams “Baldisseri: Pope Francis Approved Controversial Midterm Relatio” One Peter Five 29.1.2015 https://onepeterfive.com/baldisseri-pope-francis-approved-controversial-midterm-relatio/).”  Un fatto grandemente significativo, come possiamo capire già ora e come sempre meglio capiremo nel corso di questo libro … purtroppo.

Commentando questo fatto, il Cardinale Reinhard Marx ha dichiarato: “Fino ad ora, queste due questioni erano state assolutamente non negoziabili. Sebbene non fossero riuscite a ottenere la maggioranza dei due terzi, la maggioranza dei padri sinodali aveva comunque votato a loro favore.”

“Fanno ancora parte del testo”, ha continuato Marx. “Ho chiesto in particolare al Papa di questo, e il Papa ha detto che voleva tutti i punti pubblicati insieme a tutti i risultati delle votazioni. Voleva che tutti nella Chiesa vedessero dove ci trovavamo. No, questo Papa ha spalancato le porte e i risultati del voto alla fine del sinodo non lo cambieranno “.[43]

Mons. Athanasius Schneider ha diffuso, dopo il Sinodo del 2014, una dichiarazione riportata su  Rorate Coeli [44] La dichiarazione è stata tradotta in italiano da Chiesa e post concilio[45] in essa il Vescovo ha affermato che durante il Sinodo si è attuata una manipolazione manifesta da parte di alcuni chierici situati in posizioni fondamentali; la relazione intermedia (Relatio post disceptationem) nelle : ” … sezioni su omosessualità, sessualità e “divorziati risposati” con la loro ammissione ai sacramenti il testo rappresenta una ideologia neo-pagana radicale. Questa è la prima volta nella storia della Chiesa che un testo eterodosso del genere è stato effettivamente pubblicato come documento di una riunione ufficiale dei vescovi cattolici, sotto la guida di un Papa, anche se il testo aveva solo un carattere preliminare.”[46] Il Vescovo prosegue affermando : “la questione della ricevibilità della Santa Comunione da parte dei cosiddetti “divorziati risposati” è stata messa in votazione nel Sinodo. Questo fatto è di di per sé atroce e rappresenta un atteggiamento di arroganza clericale verso la verità divina della Parola di Dio. …  Ammettendo i “divorziati risposati” alla Santa Comunione, questi vescovi stabiliscono una nuova tradizione sorta dal loro velleitarismo e trasgrediscono in tal modo il comandamento di Dio, per cui Cristo una volta rimproverò i farisei e gli scribi (cfr. Mt 15, 3). ”  Ovviamente questo è un evidente frutto marcio della svolta bergogliana , visto che alla fine del Pontificato di Ratzinger era stata ribadita la dottrina tradizionale del tutto avversa a queste aperture …. Ulteriormente il Vescovo ausiliare di Astana ha affermato: “La Relatio finale del Sinodo contiene anche, purtroppo, il paragrafo con il voto sulla questione della Santa Comunione per “divorziati risposati” …  la maggioranza assoluta dei vescovi presenti ha votato a favore della Santa Comunione per i “divorziati risposati”  Ciò aumenterà sicuramente la confusione dottrinale, secondo mons. Schneider, perché fa capire che i comandamenti divini e le divine parole di Cristo possono essere messi da parte da gruppi decisionali umani. Sorga Dio che è Luce e ci illumini sempre meglio.

Lo stesso prelato ha aggiunto: “ Purtroppo, ci sono alcuni membri della gerarchia della Chiesa che, discutendo questi argomenti, esprimono opinioni che contraddicono l’insegnamento di Nostro Signore. …. Durante il Sinodo, l’Arcivescovo Gądecki di Poznań e alcuni altri prelati illustri hanno espresso pubblicamente il proprio dissenso per il fatto che i risultati delle discussioni si sono allontanati dall’insegnamento perenne della Chiesa.”[47] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Il Cardinale Walter Kasper, alla presentazione nel Regno Unito del suo libro:  “Papa Francesco: La Rivoluzione della tenerezza e dell’amore”, dichiarò: “We should all pray for it because a battle is going on” corso”[48]. Cioè: tutti dobbiamo pregare per il Sinodo, perché c’è una battaglia in corso. Frase davvero illuminante … purtroppo … come potete capire … Il Papa , sempre in quel periodo, affermò significativamente: “Y en el caso de los divorciados y vueltos a casar, nos planteamos: ¿qué hacemos con ellos, qué puerta se les puede abrir? Y fue una inquietud pastoral: ¿entonces le van a dar la comunión? No es una solución si les van a dar la comunión. Eso sólo no es la solución: la solución es la integración. No están excomulgados, es verdad. Pero no pueden ser padrinos de bautismo, no pueden leer la lectura en la misa, no pueden dar la comunión, no pueden enseñar catequesis, no pueden como siete cosas, tengo la lista ahí. ¡Pará! ¡Si yo cuento esto parecerían excomulgados de facto! Entonces, abrir las puertas un poco más. ¿Por qué no pueden ser padrinos?”[49] Cioè : nel caso dei divorziati risposati, ci chiediamo: che facciamo con loro, che porta possiamo aprire loro? E questa è stata una inquietudine pastorale: allora, daranno loro la comunione? Non è una soluzione, se daranno loro la comunione. Soltanto quello non è la soluzione: la soluzione è l’integrazione. Non sono scomunicati, è vero. Ma non possono essere padrini di battesimo, non possono fare le letture della messa, non possono distribuire la comunione, non possono fare catechesi, non possono fare tipo sette cose. Ho qui la lista. Stop! Se conto questo, sembrerebbero di fatto scomunicati! Quindi, aprire un po ‘di più le porte. Perché non possono essere padrini? Le parole del Papa appaiono ovviamente fuori dalla sana dottrina! Non c’è bisogno di essere scomunicati per non poter fare certe attività nella Chiesa di Dio …  divorziati risposati in quanto peccatori manifesti e notori non possono fare tutto quello che dice il Papa proprio perché sono peccatori manifesti e notori e quindi il compimento da parte loro di certe attività è scandaloso! Peraltro occorre notare che la scomunica è, essenzialmente, la privazione della comunione; excommunicare significa privare della comunione.  I divorziati risposati in quanto pubblici e notori peccatori, sono, in certo senso, realmente scomunicati, cioè sono realmente esclusi dalla Comunione con Cristo attraverso l’Eucaristia, in quanto non possono ricevere la Comunione Eucaristica; non è una scomunica di tipo canonico ma è un reale allontanamento dalla Comunione al Corpo di Cristo perché vivono in una situazione del tutto contraria alla Parola di Dio. Solo con la loro conversione e quindi Confessione possono essere riammessi alla Comunione con Cristo attraverso l’Eucaristia.

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

In quello stesso  periodo, precisamente nel marzo 2015,  è stato rivolto  un appello a Papa Francesco da parte di associazioni di laici, con l’adesione di oltre novecentomila cattolici, compresi 211 tra Cardinali, arcivescovi e vescovi, in cui si affermava tra l’altro : “Constatiamo infatti un generalizzato disorientamento causato dall’eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l’adulterio – in seguito all’accesso all’Eucaristia di coppie divorziate e risposate civilmente – e perfino una virtuale accettazione delle unioni omosessuali. Tutte pratiche, queste, condannate categoricamente dalla Chiesa come opposte alla legge divina e naturale. Da questo disorientamento scaturisce paradossalmente la nostra speranza. In questa situazione, infatti, una parola chiarificatrice di Vostra Santità è l’unica via per superare la crescente confusione tra i fedeli”[50].

Tale Supplica Filiale è stata inviata alla Santa Sede ma essa non ha avuto, purtroppo, neppure la cortesia di confermare la ricezione del documento, eppure tale documento era stato consegnato personalmente da un comitato, seguendo le istruzioni specifiche di uno stretto collaboratore del Papa.[51] Il Cardinale Walter Brandmüller disse a questo riguardo in un’intervista che il fatto che una petizione con 870.000 firme rivolta al Papa per chiedergli una chiarificazione, peraltro su questioni importanti, rimanga senza risposta crea perplessità e appare davvero  difficile da capire.[52] … Riesaminando oggi la cosa dobbiamo dire che la mancata risposta del Papa etc. indica chiaramente la sua strategia di perversione della sana dottrina. Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Fu promossa in questo periodo da persone legate alla Supplica Filiale la pubblicazione e l’invio a tutti i vescovi del mondo dell’opuscolo  : “Opzione preferenziale per la Famiglia – Cento domande e  cento risposte intorno al Sinodo”, firmato da mons. Aldo Pagotto, allora Arcivescovo di Paraíba (Brasile), mons. Robert Vasa, vescovo di Santa Rosa (Stati Uniti) e mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan), con prefazione del Cardinale Jorge Medina Estévez, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino; si tratta di un vademecum le cui domande riproducono le obiezioni più comuni sui temi sollevati dal Sinodo Straordinario (sessualità, indissolubilità, divorzio, omosessualità, eucaristia per i divorziati risposati, etc.) e alle quali fornisce risposte efficaci, chiare e semplici; gli autori : “Tutti e tre sono conosciuti come interpreti rigorosi della dottrina cattolica in materia di vita e famiglia. Nelle risposte spesso appaiono citazioni di papi come Giovanni Paolo II – e dell’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia – o Benedetto XVI (anche di Leone XIII, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, una di Papa Francesco) o Cardinali come Velasio De Paolis, Carlo Caffarra, Robert Sarah, Gerhard Müller, Walter Brandmüller. [53]  Diffuso in sei lingue, l’opuscolo ha avuto un’ampia diffusione tra i fedeli. In questo stesso periodo ben 11 Cardinali hanno realizzato un importante libro sulle questioni dibattute nel Sinodo. I Cardinali sono:Willem Jacobus Eijk, Carlo Caffarra, Joachim Meisner,  Camillo Ruini, John Olorunfemi Onaiyekan, Antonio Maria Rouco Varela,  Baselios Cleemis, Paul Josef Cordes, Dominik Duka,  Robert Sarah e Jorge Liberato Urosa Savino. Il libro da loro realizzato è intitolato: “Matrimonio e famiglia – Prospettive pastorali di undici cardinali ” ed. Cantagalli 2015, una raccolta di studi diretta dal professore Winfried Aymans. Particolarmente significativo per noi l’intervento del Card. Ejik  laddove afferma: “La lunga prassi della Chiesa e i ripetuti pronunciamenti del Magistero che affermano che una persona divorziata e civilmente risposata non può essere ammessa alla Comunione, sono criteri per vedere che si tratta di una dottrina immutabile.” [54]

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

La mobilitazione a favore delle aperture di Kasper e Bergoglio è stata ovviamente imponente , Ureta ne parla nel suo libro citando in particolare un simposio a porte chiuse organizzato all’Università Gregoriana dai presidenti delle Conferenze episcopali della Germania, Francia e Svizzera, a cui hanno partecipato: “ il cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco di Baviera e capo dei vescovi tedeschi, l’Arcivescovo di Marsiglia Georges Pontier che è presidente della Conferenza episcopale francese, quello di Le Havre, Brunin, il vescovo di Dresda, Koch, quello della Bassa Sassonia, Bode, lo svizzero Gmur, il segretario generale dei vescovi tedeschi Langendorfer, teologi emeriti e professori universitari come il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo. Tutti ospitati dal vice rettore della Gregoriana, padre Hans Zollner, e vincolati a non attribuire la paternità delle dichiarazioni agli intervenuti.” [55] Unico giornalista ammesso al simposio fu Marco Ansaldo della Repubblica, un famoso giornale italiano noto per la sua opposizione alla sana dottrina cattolica …  Varie affermazioni dei partecipanti di tale simposio appaiono significative del “nuovo corso” come questa riguardante la Comunione ai divorziati risposati: “Come possiamo negarla, come fosse una punizione, alle persone che hanno fallito e trovato un nuovo partner con cui ricominciare una vita?». [56] e ancora “I dogmatici dicono che l’insegnamento della Chiesa è fisso. Invece uno sviluppo esiste. E abbiamo bisogno di uno sviluppo sulla sessualità. Anche se non dobbiamo fissarci solo su questa”.  Due mesi prima del Sinodo, la Conferenza Episcopale Tedesca ha pubblicato sul sito internet un dossier che raccoglieva i principali interventi di questo simposio ombra. Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Secondo Ureta, prima del Sinodo del 2015: “Il principale intervento pontificio nel senso di favorire l’approvazione da parte del Sinodo della “tesi Kasper” è stata la promulgazione e diffusione di due Motu proprio intitolati Mitis Iudex Dominus e Mitis et misericors Iesus, con i quali è stato profondamente riformato il processo delle cause giudiziarie di dichiarazione di nullità del matrimonio nei Codici di diritto latino e orientale. … L’iniziativa è stata interpretata come un mezzo per evitare che, nel dibattito sinodale, la maggioranza dei Padri optasse per suggerire, come soluzione al problema dei divorziati, solo una semplificazione delle cause matrimoniali, mantenendo il divieto di accesso alla comunione per coloro i cui matrimoni fossero giudicati validi. Nel frattempo veniva distribuito il testo base per le discussioni del Sinodo, l’Instrumentum laboris, che, sorprendentemente, al n° 123 parlava di “un comune accordo”, in realtà inesistente, “sulla ipotesi di un itinerario di riconciliazione o via penitenziale, sotto l’autorità del Vescovo, per i fedeli divorziati risposati civilmente, che si trovano in situazione di convivenza irreversibile”.[57]  … APPARE SEMPRE PIÙ CHIARA LA STRATEGIA BERGOGLIANA DI FORZARE LA REALTA’ E LA VERITÀ  … PER ARRIVARE AL “CAMBIO DI PARADIGMA”, CIOÈ ALL’ERRONEO O ADDIRITTURA ERETICO CAMBIO DI DOTTRINA …

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Prima del Sinodo del 2015 il Card. Kasper disse significativamente: “«Spero in un’apertura, in una maggioranza in favore della comunione ai divorziati, con un processo  di integrazione nelle parrocchie e nella vita della Chiesa. Vediamo molte famiglie in posizioni irregolari, ma anche loro sono figli di Dio. Anche loro hanno bisogno del Pane della Vita, perché l’Eucarestia non è per gli ‘ottimi’ ma per i peccatori, e tutti siamo peccatori: lo diciamo ogni volta nella consacrazione. È probabile che per un documento finale serva un po’ più di tempo, ma spero che il Papa dica già qualcosa alla fine dei lavori, dopo aver ricevuto tutte le relazioni». [58] …. ovviamente dietro queste affermazioni non c’era solo Kasper …

Significativamente il Card. Burke ha detto riguardo a questo Sinodo: “Sì, ci hanno detto più volte che non è questo il tema del Sinodo, ma alla fine si trattava proprio di quello. E si trattava di ripensare l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità umana, con discorsi sul trovare elementi buoni negli atti genitali tra persone dello stesso sesso, trovare gli elementi buoni nei rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Durante una delle pause, il cardinale Caffarra [Carlo Caffarra, il defunto Arcivescovo di Bologna], che era un mio caro amico, venne da me e mi disse: che sta succedendo? Mi hanno detto che quelli di noi che stavano difendendo l’insegnamento e la disciplina della Chiesa ora sono chiamati nemici del papa. E questo è paradigmatico di quello che è successo.”[59] Il Papa stava evidentemente cercando di sovvertire la dottrina … quindi quelli che stavano difendendo l’insegnamento e la disciplina della Chiesa erano divenuti suoi nemici! Dio intervenga!

3) Il Sinodo del 2015, le “manipolazioni” e le reazioni ad esso.

Sorga Dio che è Luce e ci illumini sempre meglio.

Arriviamo così al Sinodo del 2015 e:“Prima dell’apertura del Sinodo, il cardinale George Pell ha consegnato al Papa una lettera firmata da lui stesso ed altri dodici cardinali, tutti partecipanti dell’assemblea. Nella stessa i firmatari richiamavano l’attenzione a una serie di “preoccupazioni”, condivise da altri partecipanti, nei confronti del processo sinodale che, a loro giudizio, sembrava “configurato per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse” (in modo particolare, il fatto che i membri del comitato di redazione e i relatori dei circoli linguistici non fossero eletti dai Padri sinodali, bensì dal Segretario del Sinodo), così come sull’Instrumentum laboris, ritenuto inadeguato come “testo guida e fondamento di un documento finale”. Durante il primo dibattito in aula e in presenza del Papa, il cardinale Pell e altri Padri sinodali hanno sollevato alcune delle questioni trattate in quella lettera, senza citarla. Il giorno seguente, Francesco ha preso la parola per rifiutare in blocco tutte le richieste della lettera.”[60]

La lettera è stata scritta precisamente da tredici cardinali tra cui:

– Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, ;

– Thomas C. Collins, Arcivescovo di Toronto, Canada;

– Timothy M. Dolan, Arcivescovo di New York, Stati Uniti;

– Willem J. Eijk, Arcivescovo di Utrecht, Olanda;

– Gerhard L. Müller, dal 2012 Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede;

– Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo di Durban, Sudafrica, presidente delegato del sinodo in corso come già della precedente sessione dell’ottobre 2014;

– George Pell, Arcivescovo emerito di Sydney, Australia, dal 2014 prefetto in Vaticano della segreteria per l’economia;

– Robert Sarah, già Arcivescovo di Konakry, Guinea, dal 2014 prefetto della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti;

-Jorge L. Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, Venezuela.

Il testo della lettera è stato presentato da S. Magister e afferma tra l’altro: “…  Le nuove procedure che guidano il sinodo sembrano assicurare un’influenza eccessiva sulle deliberazioni del sinodo e sul documento sinodale finale. Così com’è, e poste le preoccupazioni che abbiamo già raccolto da molti dei padri sulle sue varie sezioni problematiche, l'”Instrumentum” non può adeguatamente servire da testo guida o da fondamento di un documento finale.

Le nuove procedure sinodali saranno viste in alcuni ambienti come mancanti d’apertura e di genuina collegialità. Nel passato, il processo di presentare proposizioni e di votarle serviva allo scopo prezioso di misurare gli orientamenti dei padri sinodali. L’assenza di proposizioni e delle relative discussioni e votazioni sembra scoraggiare un dibattito aperto e confinare la discussione ai circoli minori; quindi ci sembra urgente che la redazione di proposizioni da votare dall’intero sinodo dovrebbe essere ripristinata. ….

Inoltre, la mancanza di una partecipazione dai padri sinodali alla composizione della commissione di redazione ha creato un notevole disagio. I suoi membri sono stati nominati, non eletti, senza consultazione. Allo stesso modo, chiunque farà parte della redazione di qualsiasi testo a livello dei circoli minori dovrebbe essere eletto, non nominato.

A loro volta, questi fatti hanno creato il timore che le nuove procedure non siano aderenti al tradizionale spirito e finalità di un sinodo. Non si capisce perché questi cambiamenti procedurali siano necessari. A un certo numero di padri il nuovo processo sembra configurato per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse.

Infine, e forse con più urgenza, vari padri hanno espresso la preoccupazione che un sinodo progettato per affrontare una questione pastorale vitale – rafforzare la dignità del matrimonio e della famiglia – possa arrivare ad essere dominato dal problema teologico/dottrinale della comunione per i divorziati risposati civilmente. ”[61] Il Papa secondo Magister ha respinto in blocco le richieste di questa lettera : “… Francesco ha respinto in blocco le richieste della lettera, salvo la marginale raccomandazione di non ridurre la discussione alla sola “comunione ai divorziati”. E le ha respinte non senza uno spunto polemico, come successivamente ha fatto sapere – in un tweet non smentito – il direttore de “La Civiltà Cattolica” Antonio Spadaro, anch’egli presente in aula, secondo il quale il Papa avrebbe detto ai padri di “non cedere all’ermeneutica cospirativa, che è sociologicamente debole e spiritualmente non aiuta”.” [62]

Sorga Dio che è Luce e ci illumini sempre meglio.

Continua Ureta: “Come già era successo in quello anteriore, il progetto di Relatio finalis di questo Sinodo è stato oggetto di manipolazioni.” [63]

Con un’evidente strategia …. “ … e con notevole sorpresa dei Padri sinodali, il testo loro consegnato, con assoluto divieto di diffusione esteso ai 51 auditori e ad altri partecipanti dell’assemblea, è stato distribuito in serata e soltanto in italiano, lingua che la maggioranza dei partecipanti non dominava totalmente (specialmente quelli provenienti da aeree geografiche più ostili a un cambiamento della disciplina della Chiesa, come l’Africa, la Polonia e gli Stati Uniti). Inoltre, il testo non prendeva minimamente in considerazione le 1.355 proposte di emendamento e riproponeva sostanzialmente la posizione dell’Instrumentum laboris, inclusi i paragrafi che avevano sollevato più critiche in aula, ossia quelli riguardanti l’omosessualità e i divorziati risposati.” [64]

Il testo è stato praticamente rifiutato dai Padri sinodali!

Quindi si è proceduto a realizzare un altro testo. “Questo nuovo testo ha eliminato riferimenti a coppie omosessuali e sulla Comunione di divorziati risposati ha ripreso: “ come “soluzione di compromesso”, un paragrafo ambiguo della relazione del circolo “Germanicus” – composto, fra gli altri, dal cardinale Walter Kasper, ma anche dal cardinale Gerhard Müller, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.”  [65]

Il nuovo testo è stato approvato dall’assemblea sinodale a maggioranza qualificata.

Gli analisti hanno dato a questo documento interpretazioni contraddittorie . Il card. Raymond Burke al National Catholic Register,  ha affermato che la parte della Relatio finalis che tratta del Discernimento e dell’Integrazione appare preoccupante per la sua mancanza di chiarezza in un punto fondamentale della fede cattolica: l’ indissolubilità del vincolo matrimoniale.[66] Mons. Athanasius Schneider ha diffuso una dichiarazione su Rorate Coeli [67] ,

Tale dichiarazione è stata pubblicata in italiano su Chiesa e post-concilio ,  in essa il Vescovo ha affermato che attraverso alcuni passaggi della Relazione finale sono stati poste le premesse per ammettere i divorziati risposati alla Eucaristia, evidentemente qui il Vescovo kazakho parla di divorziati risposati che vivono more uxorio e aggiunge che nei due Sinodi (2014 e 2015) “… i nuovi discepoli di Mosè ed i nuovi farisei hanno mascherato la loro negazione dell’indissolubilità del matrimonio nella prassi e la sospensione del sesto Comandamento in base al “caso per caso”, sotto le mentite spoglie del concetto di misericordia, usando espressioni come: “cammino di discernimento”, “accompagnamento”, “orientamenti del Vescovo” … insinuando una possibile soppressione dell’imputabilità per i casi di coabitazione nelle unioni irregolari (cfr. Relazione Finale, nn. 84-86).
Questa parte della Relazione Finale contiene infatti tracce di una nuova prassi di divorzio di stampo neo-mosaico …”
Secondo mons. Schneider, inoltre, sebbene nella Relazione Finale si parli di “pentimento” (Relazione Finale, n. 85) in relazione ad un “cammino di discernimento” che i divorziati risposati devono percorrere si menziona ancora il “pentimento”, tale espressione appare ambigua infatti: ” … secondo le reiterate affermazioni del Card. Kasper e di ecclesiastici che la pensano come lui, tale pentimento riguarderebbe i peccati commessi in passato contro il coniuge del primo matrimonio, quello valido, mentre il pentimento del divorziato non può quindi riferirsi all’atto della sua convivenza coniugale col nuovo partner, sposato civilmente.” Ambigua è pure l’assicurazione del testo in oggetto secondo cui tale discernimento va fatto in accordo con l’insegnamento della Chiesa.
Mons. Schneider fa notare, infine, che i redattori della Relazione Finale hanno citato al n. 85 il famoso n. 84 dell’Esortazione Apostolica “Familiaris Consortio” di Papa Giovanni Paolo II tagliandone un passaggio decisivo: quello per cui la Comunione Eucarestica può essere concessa solo a quei divorziati risposati che «assumono l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi»; la prassi indicata in tale testo è però fondata sulla Divina Rivelazione e il taglio intenzionale appena indicato rappresenta “la vera e propria chiave interpretativa per la comprensione di questa parte del testo sui divorziati risposati (parr. 84-86)”, cioè evidentemente fa capire che attraverso il Sinodo si sta operando per eliminare la prassi citata.  [68]

Parole forti e illuminanti! Sorga Dio che è Luce e ci illumini sempre meglio.

Dopo il Sinodo del 2015 mons. Forte ha risposto a chi affermava che in alcuni casi i divorziati risposati potranno fare la comunione in un percorso di confronto con la propria coscienza e in un cammino di discernimento con i propri pastori: “Sì, certo. E’ proprio questa attenzione al discernimento e dunque da una parte alla coscienza della persona, dall’altra anche al servizio di accompagnamento, di aiuto al discernimento da parte dei pastori, in modo speciale del vescovo diocesano, che mi sembra uno degli aspetti più interessanti di quanto il Sinodo ha detto. In questo senso il Sinodo è un contributo straordinario al rinnovamento della Chiesa e allo sviluppo delle chiese locali”.[69] … ovviamente il prelato non ha precisato che occorre, per una valida Confessione e quindi per una degna Comunione Eucaristica, il proposito di non peccare e quindi il proposito, per i divorziati risposati, di vivere da fratello e sorella e l’impegno serio ed efficace a non dare scandalo.

In questo stesso periodo il Card. Kasper ha significativamente affermato: “Sono soddisfatto, si è aperta la porta alla possibilità di concedere la comunione ai divorziati risposati. C’è una certa apertura sì, ma ancora non si parla delle conseguenze. E tutto ora è nelle mani del Papa che deciderà cosa fare”[70]

4) La pubblicazione dell’Amoris Laetitia e le reazioni ad essa.

La Croce sacra sia la nostra luce.

Il Card. Kasper , senza essere contraddetto da nessuno dopo questa esternazione, per quanto mi consta, poté affermare a pochi giorni dalla presentazione dell’Amoris Laetitia: “Tra pochi giorni (19 marzo) uscirà un documento di circa duecento pagine in cui Papa Francesco si esprimerà definitivamente sui temi della famiglia affrontati durante lo scorso sinodo e in particolare sulla partecipazione dei fedeli divorziati e risposati alla vita attiva della comunità cattolica. Questo sarà il primo passo di una riforma che farà voltare pagina alla Chiesa dopo 1700 anni”[71]. La Croce sacra sia la nostra luce.

Si giunge quindi, nel marzo del 2016, all’esortazione Amoris Laetitia di PapaFrancesco , e, secondo Ureta: “ l’esortazione introduce tuttavia un enorme cambiamento nella pratica pastorale della Chiesa nei confronti dei divorziati risposati civilmente, permettendo loro di essere assolti in confessione e di ricevere la Santa Comunione senza l’impegno di vivere come fratello e sorella. Questo permesso non è stato dato in termini generali, perché nulla si dice nei confronti del canone 915, che proibisce di dare la comunione a quanti ostinatamente perseverano in un peccato grave manifesto. Ma Amoris Laetitia incoraggia i pastori d’anime ad “accompagnare” le persone che vivono in una unione matrimoniale irregolare e a condurre con esse un “discernimento” della loro situazione, col fine di integrarle pienamente nella vita della Chiesa. Una semplice nota dichiara che tale integrazione può avvenire persino mediante l’accesso ai sacramenti. Ovvero, l’assoluzione sacramentale e l’eucaristia possono essere concesse ai divorziati risposati, purché avvenga “caso per caso”. Si tratta pertanto di un cambio sostanziale, salutato anticipatamente dal suo principale promotore, il cardinale Walter Kasper, come “il primo passo di una riforma che farà voltare pagina alla Chiesa dopo 1700 anni”[72] L’affermazione di Ureta coglie nel segno perché, come vedremo, la lettera dei Vescovi argentini che il Papa ha approvato, dice proprio questo … Parleremo in un’appendice a questo capitolo della presentazione, realizzata dalla Santa Sede, di questa esortazione e degli errori che abbiamo notato in particolare nelle affermazioni del Card. Schönborn … ed è significativo il fatto che nonostante gli errori o forse proprio per tali errori Papa Francesco ha elogiato e raccomandato più volte le affermazioni del cardinale austriaco[73]

Riguardo a tale esortazione : “Numerosi e autorevoli ecclesiastici hanno affermato che, non essendoci una regola generale e chiara, lasciando la conclusione solo implicita, l’Esortazione è semplicemente ambigua, e di conseguenza hanno chiesto un’interpretazione ufficiale al fine di confermare la disciplina tradizionale”.”[74]

Vanno in questa linea le affermazioni del Cardinale Raymond Burke[75],  di mons. Antonio Livi[76], e del Card. Caffarra per cui: “Il capitolo ottavo della “Amoris laetitia”, oggettivamente, non è chiaro. Altrimenti come si spiegherebbe il “conflitto di interpretazioni” accesosi anche tra vescovi? Quando ciò accade, occorre verificare se vi siano altri testi del magistero più chiari, tenendo a mente un principio: in materia di dottrina della fede e di morale il magistero non può contraddirsi. Non si devono confondere contraddizione e sviluppo. Se dico S è P e poi dico S non è P, non è che abbia approfondito la prima affermazione. L’ho contraddetta.” Alla domanda se Amoris Laetitia insegni o no che vi sia uno spazio di accesso ai sacramenti per i divorziati risposati, il Card. Caffarra ha risposto: “No. Chi versa in uno stato di vita che oggettivamente contraddice il sacramento dell’eucaristia, non può accedervi. Come insegna il magistero precedente, possono invece accedervi coloro che, non potendo soddisfare l’obbligo della separazione (ad esempio a causa dell’educazione dei figli nati dalla nuova relazione), vivano in continenza. Questo punto è toccato dal Papa in una nota, la n. 351. Ora, se il Papa avesse voluto mutare il magistero precedente, che è chiarissimo, avrebbe avuto il dovere, e il dovere grave, di dirlo chiaramente ed espressamente. Non si può con una nota, e di incerto tenore, mutare la disciplina secolare della Chiesa. Sto applicando un principio interpretativo che in teologia è sempre stato ammesso. Il magistero incerto si interpreta in continuità con quello precedente.”[77] La Croce sacra sia la nostra luce.

Mons. A. Schneider  in riferimento ad alcune “espressioni ambigue di AL”, affermò che: “ … esse contengono un reale pericolo spirituale, che causerà confusione dottrinale, la diffusione rapida e facile di dottrine eterodosse sul matrimonio e la legge morale, così come l’adozione e il consolidamento della prassi di ammissione dei divorziati risposati alla Santa Comunione, una prassi che banalizzerà e profanerà, per così dire, in un colpo solo tre sacramenti: i sacramenti del Matrimonio, della Penitenza e della Santissima Eucaristia” [78]

[79] Sono affermazioni che devono farci riflettere .

La Croce sacra sia la nostra luce.

Ma più ancora appaiono illuminanti le affermazioni di altri analisti che hanno affermato che l’Amoris Laetitia : “contiene insegnamenti ambigui il cui senso naturale stona con l’insegnamento tradizionale oppure che varie asserzioni di Amoris laetitia entrano direttamente in collisione con dogmi della fede cattolica.”[80] Il famoso Robert Spaemann in un’intervista al Catholic News Services, in una risposta ad una domanda sull’ Amoris Laetitia e più precisamente sulla possibilità che sia letta in continuità con le precedenti affermazioni papali affermò che : “For the most part, it is possible, although the direction allows for consequences which cannot be made compatible with the teaching of the Church. Article 305 together with footnote 351 – in which it is stated that believers can be allowed to the sacraments “in an objective situation of sin” “because of mitigating factors” – directly contradicts article 84 of Pope John Paul II’s exhortation Familiaris consortio.”[81] Cioè in gran parte tale esortazione può essere letta in continuità con il precedente Magistero ma il n. 305 [di AL] insieme alla nota 351,   … contraddicono direttamente il numero 84 dell’esortazione Familiaris consortio di Papa Giovanni Paolo II . Spaemann ha aggiunto che esaminando una esortazione apostolica non si può pensare che le persone non facciano caso a  frasi decisive che cambiano gli insegnamenti della Chiesa; e l’ Amoris Laetitia ha creato una breccia , una rottura, rispetto alla sana dottrina tradizionale, questo emerge senza dubbio per ogni persona pensante, che conosce i rispettivi testi.[82]

Altri analisti, infine hanno affermato che tale cambiamento implica una grave rottura con l’insegnamento tradizionale della Chiesa, e hanno chiesto pertanto la revoca di Amoris Laetitia da parte dell’attuale Papa o dal suo successore in questa linea vanno le riflessioni di  Luis S. Solimeo[83], Matthew McCusker[84].   La Croce sacra sia la nostra luce.

Riportando affermazioni del Card. Kasper,  Ureta afferma: “ … il porporato ha giustificato il passo compiuto da Amoris laetitia sostenendo che “la legge e i comandamenti di Dio valgono per sempre, per tutte le situazioni, ma tutte le situazioni sono diverse e non si può dire di ognuno che stia vivendo nell’adulterio o che sia un peccatore o una peccatrice. Ci si deve render conto della situazione e applicare il comandamento di Dio alla situazione specifica: questa è la tradizione della Chiesa”  [85]

Vari episcopati hanno fissato norme di applicazione dell’ Amoris Laetitia creando una situazione veramente incredibile … sintetizzata dalle seguenti affermazioni dei due Cardinali Caffarra e Müller.

Il compianto Card. Caffarra ebbe a scrivere proprio al Papa: “ … è trascorso ormai un anno dalla pubblicazione di “Amoris Laetitia”. In questo periodo sono state pubblicamente date interpretazioni di alcuni passi obiettivamente ambigui dell’Esortazione post-sinodale, non divergenti dal, ma contrarie al permanente Magistero della Chiesa. Nonostante che il Prefetto della Dottrina della Fede abbia più volte dichiarato che la dottrina della Chiesa non è cambiata, sono apparse numerose dichiarazioni di singoli Vescovi, di Cardinali, e perfino di Conferenze Episcopali, che approvano ciò che il Magistero della Chiesa non ha mai approvato. Non solo l’accesso alla Santa Eucarestia di coloro che oggettivamente e pubblicamente vivono in una situazione di peccato grave, ed intendono rimanervi, ma anche una concezione della coscienza morale contraria alla Tradizione della Chiesa. E così sta accadendo – oh quanto è doloroso constatarlo! – che ciò che è peccato in Polonia è bene in Germania, ciò che è proibito nell’Arcidiocesi di Filadelfia è lecito a Malta. E così via. Viene alla mente l’amara constatazione di B. Pascal: “Giustizia al di qua dei Pirenei, ingiustizia al di là; giustizia sulla riva sinistra del fiume, ingiustizia sulla riva destra”” [86] .

Il Card. Müller ha affermato: “Ci sono purtroppo singoli vescovi e intere conferenze episcopali che propongono interpretazioni che contraddicono il Magistero precedente, ammettendo ai sacramenti persone che si ostinano in situazioni oggettive di peccato grave. Ma non è questo il criterio con cui applicare Amoris Laetitia.”[87] … Dio intervenga!

In un’intervista del 14 aprile 2016, il Card. Baldisseri affermò, senza nessuna smentita da parte del Papa: «Noi non possiamo dire che ci sono famiglie che sono a posto, regolari e altre che non sono a posto, irregolari. È una catalogazione che è stata affermata, ma non è di diritto divino»[88]. La Croce sacra sia la nostra luce.

Nel luglio del 2016 , “45 teologi e accademici cattolici inviarono una lettera ai membri del Sacro Collegio Cardinalizio e al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, allegando una “Critica teologica” che applicava a numerosi passi dell’esortazione la censura teologica corrispondente: undici proposizioni meriterebbero la censura di haeretica, cinque quella di erronea in fide, e tre quella di falsa, oltre il fatto che la maggioranza di queste preposizioni meriterebbe le censure di aequivoca, ambigua, obscura, praesumptuosa, anxia, dubia, captiosa, malesonans, piarum aurium offensiva.”[89]  Tale  “Critica teologica” “non nega o mette in dubbio la fede personale di Papa Francesco”, ma denuncia “numerose affermazioni la cui vaghezza o ambiguità permettono interpretazioni che sono contrarie alla fede o alla morale, o che suggeriscono argomenti contrari alla fede e alla morale pur senza affermarlo chiaramente”, così come “affermazioni il cui ovvio e normale significato sembra essere contrario alla fede o alla morale.” [90]. Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Nell’agosto 2016,  la “Dichiarazione di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina” ha raccolto 36.049 adesioni, tra le quali quelle di 3 Cardinali, 9 vescovi, 636 sacerdoti diocesani e religiosi, 46 diaconi, 25 seminaristi, 51 laici consacrati, 150 fra monache di clausura e suore, così come 458 fra accademici, professori di religione e vari agenti nel campo della pastorale; in tale dichiarazione si affermava, tra l’altro che: “ I divorziati civilmente “risposati” che rimangono nel loro stato oggettivo di adulterio non possono mai essere considerati dai confessori come se stiano vivendo in uno stato obiettivo di grazia e col diritto a ricevere l’assoluzione o ad essere ammessi alla Santa Eucaristia, a meno che esprimano contrizione e decidano con fermezza di abbandonare il loro stato di vita;

Nessun discernimento responsabile può sostenere che l’ammissione all’Eucaristia sia permessa ai divorziati civilmente “risposati” che vivono apertamente more uxorio, sotto l’affermazione che non esiste alcuna colpa cosi grave, perché il loro stato esteriore di vita contraddice oggettivamente il carattere indissolubile del matrimonio cristiano;

La certezza soggettiva in coscienza circa la nullità di un precedente matrimonio non è mai sufficiente, di per sé, a giustificare divorziati civilmente “risposati” dal peccato materiale di adulterio, o per loro consentire di ignorare le conseguenze sacramentali di vivere come pubblici peccatori;

Coloro che ricevono l’Eucaristia devono essere degni di farlo essendo in stato di grazia e, di conseguenza, i divorziati civilmente “risposati” che condurranno uno stile di vita di peccatori pubblici rischiano di commettere un sacrilegio ricevendo la Santa Comunione … ”[91] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Nell’agosto 2016 S. Magister, noto vaticanista, ha potuto dire: ““Dato quindi che “L’Osservatore Romano” non ha fin qui pubblicato neanche una riga che segnali la presenza tra cardinali, vescovi, preti e laici di tutto il mondo di interpretazioni che invece tengono fermo l’insegnamento tradizionale della Chiesa sul punto in questione, è sempre più evidente che la posizione autentica di Papa Francesco è proprio quella “evolutiva”, nonostante le calcolate ambiguità e reticenze del documento da lui scritto.”[92]

Magister colse ovviamente nel segno … purtroppo! Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Successivamente, nel settembre 2016, il Papa approvava, a conclusione del percorso visto finora, il testo della lettera dei Vescovi argentini che afferma in particolare riguardo ai divorziati risposati: se possibile, vivano in castità, se tale possibilità non è fattibile è possibile un cammino di discernimento e quindi aggiunge :“Si se llega a reconocer que, en un caso concreto, hay limitaciones que atenúan la responsabilidad y la culpabilidad (cf. 301-302), particularmente cuando una persona considere que caería en una ulterior falta dañando a los hijos de la nueva unión, Amoris laetitia abre la posibilidad del acceso a los sacramentos de la Reconciliación y la Eucaristía (cf. notas 336 y 351). Estos a su vez disponen a la persona a seguir madurando y creciendo con la fuerza de la gracia.”[93] …Questa lettera dei vescovi di Buenos Aires è stata poi pubblicata negli Acta Apostolicae Sedis , come spiega mons. Livi: “Recentemente è stato resto noto che il 5 giugno scorso Papa Francesco aveva ordinato la pubblicazione negli Acta Apostolicae Sedis di due documenti, specificando che essi costituiscono «magisterium authenticum»: si tratta di una lettera con cui egli approvava i provvedimenti adottati dai vescovi della regione ecclesiastica di Buenos Aires per applicare nel proprio territorio le direttive pastorali dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia (AL), e del testo di quel pronunciamento episcopale.” [94] Quindi la decisione di inserire tali testi negli Acta è stata resa nota nel 2017 ma per gli Acta del 2016, fascicolo 10/2016, con la significativa affermazione papale: «non sono possibili altre interpretazioni». Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

D’altra parla aveva già detto il Papa a mons. Forte : “ «Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati  questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io».[95]

In un articolo a firma di M. M. Ippolito, successivo all’Amoris Laetitia leggiamo: “ Monsignor Benno Elbs, che guida la diocesi di Feldkirch, ha dichiarato al giornale Die Presse che, in ogni caso, i divorziati ricevevano normalmente l’Eucarestia ancor prima della pubblicazione dell’esortazione papale Amoris Laetitia e che “questo uso non finirà”, anzi che “è una pratica pastorale già da molto tempo.” Secondo il vescovo, la Amoris Laetitia non rappresenta una novità, visto che i cattolici risposati e che sono sessualmente attivi già ricevono l’Eucarestia. Ciò che è nuovo, afferma, è che ora Papa Francesco sembra sostenere questa tesi. “Adesso la porta è aperta. – ha detto Elbs – La gente si comporta così da molto tempo, ma ora, con la benedizione del Papa, possono prendere questa decisione rispettando la propria coscienza.”[96] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Quello che stiamo dicendo è confermato anche da un interessante articolo di S. Magister che parla di alcuni articoli apparsi dopo Amoris Laetitia tra cui quello di p. Spadaro che afferma “L’Esortazione riprende dal documento sinodale la strada del discernimento dei singoli casi senza porre limiti all’integrazione, come appariva in passato.”[97] Magister aggiunge, nello stesso articolo, anche una significativa affermazione del prof. Melloni per cui “Francesco dice a quei preti che hanno comunicato i divorziati risposati sapendo cosa facevano che non hanno agito contro la norma, ma secondo il vangelo”.

Magister quindi commenta : “In varie regioni della cattolicità, infatti, la comunione ai divorziati risposati viene già data da tempo senza problemi. E ora questa prassi trova nella “Amoris lætitia” l’approvazione che aspettava da parte della massima autorità della Chiesa.” Qui divorziati risposati sta per divorziati risposati che vivono more uxorio … ovviamente. Dio intervenga!!

Il Card. Kasper, senza essere smentito, ha potuto affermare sull’Amoris Laetitia quanto riferito da “La Nuova Bussola Quotidiana”: “«La porta è aperta», ha detto in riferimento alla disciplina dei sacramenti per i divorziati risposati, ma «il Papa non ha detto come passarvi attraverso. Egli però – ha detto Kasper – non ha ripetuto le dichiarazioni negative dei papi precedenti su ciò che non è possibile e non è permesso. Quindi c’è spazio per i singoli vescovi e le singole Conferenze episcopali». … Il cardinale ha fatto anche un esempio concreto che rivela molto della prassi “caso per caso” presente in Amoris Laetitia, a proposito dell’Eucaristia per le persone divorziate risposate. Quando Kasper era vescovo di Rottenburg un pastore gli pose il caso di una madre divorziata risposata che però aveva preparato la figlia alla Santa Comunione «molto meglio» di altri. «Una donna molto attiva nella Chiesa e che era in Caritas», sottolinea. Il prete non vietò a questa madre di accedere all’Eucaristia il giorno della prima comunione della figlia. «Quel prete aveva ragione», spiega Kasper, e «ho detto questo a Papa Francesco che ha confermato il mio atteggiamento».”[98] …Capiamo bene in questa linea perché non sono state condannate le affermazioni del Card. Coccopalmerio che  hanno aperto le porte della Confessione, dell’assoluzione e quindi dell’Eucaristia a coloro che non sono veramente pentiti dei loro peccati [99] … anzi … come si vede tale libro è stato pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana …, presentato ufficialmente ed elogiato; l’Avvenire, giornale della CEI, pubblicò un articolo in cui elogiava il testo del Card. Coccopalmerio[100] e in cui riferiva anche le parole del teologo don Maurizio Gronchi, consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi intervenuto alla presentazione di tale libro per elogiarlo … in tale presentazione il direttore dell’Editrice vaticana, don Giuseppe Costa, ha precisato che il volumetto non è un testo di risposta ai quattro cardinali, ma rappresenta una voce comunque autorevole che interviene nel dibattito e Moia ha aggiunto: “Anche perché – ma questo don Costa non l’ha riferito – il Papa considera che non ci sia bisogno di alcuna risposta vista la chiarezza del documento postsinodale.”

La Stampa, su Vatican Insider, il cui coordinatore era allora Andrea Tornielli, pubblicò, ovviamente, un articolo in cui un teologo applicava le affermazioni del Card. Coccopalmerio per risolvere un caso di morale ….[101]  … dico ovviamente perché, significativamente, dal 2018 Tornielli è  Direttore della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione[102] … come si vede: i conti tornano perfettamente …..

Dio intervenga!! … e molto presto!! Ovviamente non sono state condannate dalla Santa Sede ma sono state pubblicate sull’Osservatore Romano le linee guida per l’applicazione pastorale del capitolo VIII dell’Amoris Laetitia scritte dai Vescovi maltesi, cui il Card. Caffarra ha fatto riferimento quando ha affermato: “E così sta accadendo – oh quanto è doloroso constatarlo! – che ciò che è peccato in Polonia è bene in Germania, ciò che è proibito nell’Arcidiocesi di Filadelfia è lecito a Malta. E così via. Viene alla mente l’amara constatazione di B. Pascal: “Giustizia al di qua dei Pirenei, ingiustizia al di là; giustizia sulla riva sinistra del fiume, ingiustizia sulla riva destra””[103]. Andrea Tornielli,  attuale Direttore della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione, presentò così tale testo dei Vescovi maltesi e la loro pubblicazione sull’ Osservatore Romano :“ Rese le istruzioni per l’uso dell’esortazione post-sinodale a firma dei vescovi maltesi Scicluna e Grech, che aprono alla possibilità dei sacramenti per chi vive una seconda unione. Il quotidiano vaticano le mette in pagina.”[104] Le affermazioni dei Vescovi Maltesi prevedevano nuove aperture ai Sacramenti e quindi alla Comunione per i divorziati risposati in particolare con queste parole: “Nel processo di discernimento, esaminiamo anche la possibilità della continenza coniugale. Nonostante che sia un ideale non facile, ci possono essere coppie che con l’aiuto della grazia pratichino questa virtù senza mettere a rischio altri aspetti della loro vita insieme. D’altronde, ci sono delle situazioni complesse quando la scelta di vivere «come fratello e sorella» risulta umanamente impossibile o reca maggior danno (cfr. Amoris laetitia, nota 329).  Qualora come esito del processo di discernimento, compiuto con «umiltà, riservatezza, amore alla Chiesa e al suo insegnamento, nella ricerca sincera della volontà di Dio e nel desiderio di giungere ad una risposta più perfetta ad essa» (Amoris laetitia, 300), una persona separata o divorziata che vive una nuova unione arriva — con una coscienza formata e illuminata — a riconoscere e credere di essere in pace con Dio, non le potrà essere impedito di accostarsi ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia (cfr. Amoris laetitia, nota 336 e 351).”[105] ….

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.   Il famoso e profondo teologo mons. Melina ha potuto scrivere riguardo alle linee guida per l’applicazione del cap. VIII dell’ Amoris Laetitia emanate da parte dei Vescovi maltesi e tedeschi : “Un secondo tema da considerare attentamente riguarda la sacramentalità in relazione con la coscienza. Alcuni interventi di conferenze episcopali (in maniera esplicita quello dei vescovi di Malta e, più implicitamente anche quello del comitato dei vescovi tedeschi), hanno affermato che l’accesso al sacramento dell’Eucaristia dovrebbe essere lasciato al giudizio della coscienza di ciascuno. …  Piuttosto è in gioco il giudizio o sulla sussistenza del vincolo coniugale sacramentale pubblico o sul fatto che relazioni sessuali non coniugali, che si configurano come adulterio o almeno come fornicazione, da cui non si intende recedere, siano compatibili o meno con la vita cristiana. Una simile visione introduce una ferita all’economia sacramentale della Chiesa e una soggettivizzazione radicale, cosicché una verità che la Chiesa insegna come fondata sulla rivelazione divina dovrebbe essere ultimamente sottoposta al giudizio della coscienza. La Chiesa mai ha confuso il foro sacramentale con il foro della coscienza … ”[106]

La Croce sacra sia la nostra luce.

Il Papa non ha condannato ma ha, ovviamente, placidamente accettato le linee guida per l’attuazione dell’Amoris Laetitia scritte dai Vescovi tedeschi ed ha fatto pubblicare sull’ Osservatore Romano  quelle emanate dai Vescovi maltesi …  di cui parla qui sopra mons. Melina. Il Papa non ha condannato le linee guida per l’applicazione dell’Amoris Laetitia scritte dai Vescovi dell’Emilia Romagna in cui si afferma: “La possibilità di vivere da “fratello e sorella” per potere accedere alla confessione e alla comunione eucaristica è contemplata dall’AL alla nota 329. Questo insegnamento, che la Chiesa da sempre ha indicato e che è stato confermato nel magistero da Familiaris Consortio 84, deve essere presentata con prudenza, nel contesto di un cammino educativo finalizzato al riconoscimento della vocazione del corpo e del valore della castità nei diversi stati di vita. Questa scelta non è considerata l’unica possibile, in quanto la nuova unione e quindi anche il bene dei figli potrebbero essere messi a rischio in mancanza degli atti coniugali. È delicata materia di quel discernimento in “foro interno” di cui AL tratta al n. 300.” [107]. Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Il Papa ha chiaramente accettato quanto affermato, per la Diocesi di Roma, dal Card. Vallini per cui “ Ma quando le circostanze concrete di una coppia lo rendono fattibile, vale a dire quando il loro cammino di fede è stato lungo, sincero e progressivo, si proponga di vivere in continenza; se poi questa scelta è difficile da praticare per la stabilità della coppia, Amoris Laetitia non esclude la possibilità di accedere alla Penitenza e all’Eucarestia (Amoris Laetitia note 329 e 364.). Ciò significa una qualche apertura, come nel caso in cui vi è la certezza morale che il primo matrimonio era nullo, ma non ci sono le prove per dimostrarlo in sede giudiziaria; ma non invece nel caso in cui, ad esempio, viene ostentata la propria condizione come se facesse parte dell’ideale cristiano, ecc.”[108]

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Il Papa ha ovviamente accettato quanto affermato dal Card. Sistach.

Nel suo testo “Come applicare l’ Amoris Laetitia”(ed. LEV, Città del Vaticano, 2017), alla pag. 57, il Card. Sistach afferma che con il punto 6 della lettera dei Vescovi argentini si offrono dei criteri e un aiuto per accompagnare le persone divorziate in procinto di risposarsi civilmente; tradotto in italiano tale punto 6 insegna che: “ In altre circostanze più complesse, e quando non si è potuta ottenere la dichiarazione di nullità, l’opzione appena menzionata può di fatto non essere percorribile. Ciò nonostante, è ugualmente possibile una percorso di discernimiento. Se si giunge a riconoscere che, in un determinato caso, ci sono dei limiti personali che attenuano la responsabilità e la colpevolezza (cfr. 301-302), particolarmente quando una persona consideri che cadrebbe in ulteriori mancanze danneggiando i figli della nuova unione, Amoris laetítía apre la possibilità dell’ accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell’ Eucarestia (cfr. nota 336 y 351). Questi, a loro volta, disporranno la persona a continuare il processo di maturazione e a crescere con la forza della grazia.”[109]

Alla pag. 62 dello stesso testo del Cardinale spagnolo leggiamo che : nel sesto criterio, cioè appunto nel n. 6 che stiamo vedendo, si indica solo la circostanza attenuante per cui una persona (in particolare una persona divorziata risposata), ritiene che, con la rottura dell’unione nuova, concubinaria, cadrebbe in una ulteriore mancanza, danneggiando i figli della nuova unione. Quindi l’unica circostanza attenuante precisata bene sarebbe questa … e sulla base di essa si potrebbero amministrare i Sacramenti in particolare ai divorziati risposati che non hanno il proposito di non peccare più …

In questa linea ci sembra importante notare che Marco Tosatti in un articolo, parla di cerimonie di gruppo, realizzate da mons. Angel José Macín in Argentina, nella parrocchia di San Rocco, Reconquista, stato di Santa Fe., come “frutto” di Amoris Laetitia, per concedere l’Eucaristia a divorziati risposati, nella loro stessa Parrocchia, e senza parlare della necessità di vivere come fratello e sorella: “In nessun momento della cerimonia, affermano i testimoni, si è fatto cenno – punto sottolineato dalla Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II – della necessità di vivere come fratello e sorella per accostarsi ai sacramenti. Ovviamente ci si è ben guardati dal ricordare le parole di Gesù nel Vangelo relative al matrimonio, ma invece si sono citati alcuni opuscoli, tratti da Amoris Laetitia, in cui si sostiene che i divorziati risposati possono ricevere la comunione.”[110] … NON MI CONSTA CHE ALCUN TIPO DI CONDANNA AL VESCOVO PER IL SUO AGIRE  SIA STATA EMANATA DALLA SANTA SEDE … D’altra parte lo aveva chiaramente detto Kasper che con l’Amoris Laetitia veniva aperta la porta … e non mi consta che il Papa sia intervenuto, con fatti reali, per smentirlo, condannando i vari errori che sono spuntati come conseguenza di Amoris  Laetitia …  Insomma il “cambio di paradigma” è in atto …

a) Il “cambio di paradigma” è in atto.

Il Card. Parolin ad un giornalista che gli chiedeva se l’ Amoris Laetitia scaturisce da un nuovo paradigma ha risposto dicendo chiaramente che nell’esortazione un cambiamento di paradigma è insito proprio nel testo: “Evidentemente, la Chiesa dopo la celebrazione dei due Sinodi e la pubblicazione dell’Esortazione apostolica Amoris laetitia, si è messa in questa direzione.” E poi ha aggiunto che: “ … l’Amoris laetitia è scaturita da un nuovo paradigma che Papa Francesco sta portando avanti con sapienza, con prudenza e anche con pazienza. Probabilmente, le difficoltà che sono sorte e che ancora esistono nella Chiesa, oltre che ad alcuni aspetti del contenuto, sono dovute proprio a questo cambiamento di atteggiamento che il Papa ci chiede. Un cambiamento di paradigma, insito proprio nello stesso testo, che ci viene chiesto: questo spirito nuovo, questo approccio nuovo! ”.[111] Ripeto la frase chiave pronunciata da Parolin: un cambiamento di paradigma è insito proprio nello stesso testo di Amoris Laetitia, e ci viene chiesto: questo spirito nuovo, questo approccio nuovo! Nuovo paradigma, nuovo spirito … lo Spirito che la Chiesa ha sempre avuto , non basta più? Interessante, riguardo al Card. Parolin e alla sua opera riguardo al “cambio di paradigma”, è un articolo di M. Tosatti che riporta le affermazioni di B. Volpe secondo cui i Vescovi polacchi, che pure si erano mostrati forti nel resistere  alle deviazioni papali in fatto di ammissione di peccatori notori ai Sacramenti, hanno dovuto, alla fine di un lungo percorso di riflessione, emettere un documento che non si pone in netta contrapposizione con le “aperture” papali; in questo articolo si vede chiaramente come il Card. Parolin abbia operato fortemente per convincere i Vescovi polacchi a non mettersi contro il Papa.[112]

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Anche il Card. Cupich ha parlato di “cambio di paradigma” realizzato da Papa Francesco ed ha riportato le parole del Card. Parolin [113] Significativa la domanda del famoso prof. Rist al Card. Cupich dopo che quest’ultimo aveva parlato di “cambio di paradigma”:

“Eminenza, in base al suo resoconto sugli aspetti solari, premurosi e olistici della rivoluzione della misericordia di Papa Francesco – descritta in maniera inquietante dal volantino di questo incontro e da Sua Eminenza come “cambio di paradigma” nell’annuncio del Cattolicesimo – e sulla richiesta del Papa di una discussione libera e franca in ordine alle sue proposte e tattiche provocatorie, vorrei chiedere perché Papa Francesco agisce così spietatamente nell’insultare ed eliminare gli oppositori dottrinali:

Il Cardinale Burke rimosso dal comando della Rota romana;

Tre fedeli sacerdoti del CDF sono stati licenziati senza spiegazioni, seguiti dalla brusca interruzione del Cardinale Mueller stesso;

La negazione del cappello cardinalizio al tanto amato paladino del non nato, l’Arcivescovo Chaput;

La rimozione della maggior parte dei membri originali dell’Academy for Life;

L’apparente “svendita lungo il fiume” del Cardinale Pell, che potrebbe essere stato incastrato;

E più recentemente l’esilio da Roma del professore di patristica in Laterano e redattore del difficile libro Rimanere nella verità di Cristo;

La lista può protrarsi all’infinito, ma mi fermo qui per chiedere nuovamente se azioni dure di questo tipo – combinate con il ben documentato sartiame del Sinodo sulla Famiglia – indichino che il “cambio di paradigma” del Papa dovrebbe essere riconosciuto come un tentativo – sotto il pretesto di offrire soluzioni a problemi sociali autentici nella società occidentale – di imporre alla Chiesa cambiamenti radicali della dottrina, sviluppati non dai laici ma in gran parte in Germania da un gruppo di teologi hegeliani relativisti?”[114]

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Alle affermazioni dei due Cardinali ha risposto più volte e  con molta forza il Card. Müller. Nel 2020  il Card. tedesco ha detto: “Dietro il discorso pseudointellettuale del ‘mutamento di paradigma’, si trova solo l’eresia non mascherata che falsifica la parola di Dio”.[115] Nel 2018 lo stesso Cardinale affermò: “Ora, il capitolo VIII di Amoris Laetitia è stato oggetto di interpretazioni contraddittorie. Quando in un contesto simile alcuni parlano di un cambio di paradigma, ciò sembra essere una ricaduta nel modo modernista e soggettivista di interpretare la fede cattolica. … Chi parla di una svolta copernicana nella teologia morale, che trasforma una diretta violazione dei comandamenti di Dio in una lodevole decisione di coscienza, si esprime abbastanza chiaramente contro la fede cattolica. L’etica della situazione resta una falsa teoria etica, anche se qualcuno dicesse di trovarla in Amoris Laetitia. … è impossibile per un cattolico ricevere i sacramenti in maniera degna, senza decidere di abbandonare un modo di vivere che è in opposizione agli insegnamenti di Cristo.”[116] Il Card. Müller aveva detto: “Ci sono purtroppo singoli vescovi e intere conferenze episcopali che propongono interpretazioni che contraddicono il Magistero precedente, ammettendo ai sacramenti persone che si ostinano in situazioni oggettive di peccato grave. Ma non è questo il criterio con cui applicare Amoris Laetitia.”[117] … ma il Cardinale tedesco non ha detto che il Papa, mentre questi Vescovi propongono tali interpretazioni che contraddicono la sana dottrina, non solo non ha fatto nulla … ma in alcuni casi ha pubblicato i loro testi nei suoi canali di comunicazione … e come stiamo vedendo e vedremo , il Papa è lui stesso a capeggiare l’azione di sovversione della sana dottrina. Come abbiamo visto e come vedremo la strategia del Papa è di aprire le porte … e sovvertire la sana dottrina … in questo senso il “cambio di paradigma” si è verificato davvero : con l’ Amoris Laetitia si sono aperte le porte per sovvertire la sana dottrina! SVEGLIAMOCI SERIAMENTE TUTTI PER CONTRASTARE SANTAMENTE TALE SOVVERSIONE.

Dio intervenga! Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

b) Importanti reazioni di Vescovi e intellettuali cattolici nella linea della sana dottrina.

È consolante notare, nella situazione attuale, alcune importanti reazioni realizzate da Cardinali, Vescovi, teologi e intellettuali per contrastare gli errori che si vanno diffondendo a causa dell’ Amoris Laetitia e dell’apertura appena descritta.

Nel 2016 4 Cardinali (Brandmüller, Burke, Meisner, Caffarra), noti per la chiarezza e precisione di dottrina, presentarono gli ormai famosi dubia, cioè alcune domande cui il Papa fu chiamato a rispondere per ribadire la sana dottrina a fronte degli sconvolgimenti teologici che si andavano presentando in conseguenza di Amoris Laetitia; insieme ai dubia , i Cardinali manifestarono la loro preoccupazione per le affermazioni dottrinali diffuse da Pastori dopo l’Amoris Laetitia[118]

Dopo alcuni mesi , vista la mancata risposta del Papa ai 4 Cardinali , uno di essi scrisse al Pontefice ancora per ricordare i dubia presentati e chiedere udienza[119] … ma il Papa non ha dato udienza né ha risposto alle domande dei 4 Cardinali … OVVIAMENTE SI TRATTA DI UN MODO DI AGIRE INDEGNO DI UN PAPA MA DEGNO INVECE DI UN ASTUTO STRATEGA CHE VUOLE PERVERTIRE LA VERITÀ DI CRISTO , COME STIAMO VEDENDO … DIO INTERVENGA !

Alcuni Vescovi, dopo la pubblicazione di Amoris Laetitia hanno dato linee di applicazione di essa nella linea tradizionale, si pensi a quanto affermato da mons. Chaput, negli USA,[120] da Mons. Aguer in Argentina[121] e da mons. Reig Pla in Spagna[122],  dai vescovi dell’Alberta (Canada)[123], o dal vescovo di Phoenix in Usa[124]. Appunto per la fedeltà alla Verità da lui dimostrata nell’applicazione di Amoris Laetitia nella sua Diocesi, mons. Chaput è stato, ovviamente, attaccato da un importante Cardinale della Curia che segue gli errori del Papa; il Cardinale in oggetto è Farrell e S. Magister parla chiaramente di tale attacco affermando: “In un’altra intervista – questa volta al “Catholic News Service”, l’agenzia della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti – Farrell ha pensato bene di aggredire “ad personam” un illustre vescovo suo connazionale, la cui “colpa” sarebbe stata proprio quella di aver offerto alla sua diocesi delle linee guida per l’attuazione di “Amoris laetitia”, che evidentemente allo stesso Farrell non sono piaciute. L’aggredito non è uno sconosciuto. È Charles J. Chaput … A giudizio di Farrell, egli ha … il difetto di aver dettato ai suoi sacerdoti e fedeli delle linee guida “chiuse” invece che “aperte” come Papa Francesco vuole. “Io non condivido il senso di ciò che l’arcivescovo Chaput ha fatto”, ha detto il nuovo prefetto vaticano della pastorale della famiglia. “La Chiesa non può reagire chiudendo le porte ancor prima di ascoltare le circostanze e la gente. Non è così che si fa”.[125]

Lo stesso Magister riporta anche la chiara risposta di Mons. Chaput all’attacco da lui ricevuto; tra le varie cose che questo Arcivescovo ha affermato sottolineo queste parole illuminanti: “Mi chiedo se il cardinale designato Farrell abbia davvero letto e compreso le linee guida di Philadelphia che sembra mettere in questione. Le linee guida mettono un chiaro accento sulla misericordia e la compassione. Ciò ha senso in quanto le circostanze individuali sono spesso complesse. La vita è complicata. Ma misericordia e compassione non possono essere separate dalla verità e rimanere virtù autentiche. La Chiesa non può contraddire o aggirare la Scrittura e il suo stesso magistero senza invalidare la sua missione. Questo dovrebbe essere ovvio. Le parole di Gesù stesso sono molto dirette e radicali, in materia di divorzio.”[126] Sottolineo: la Chiesa non può contraddire o aggirare la Scrittura e il suo stesso magistero senza invalidare la sua missione! Più precisamente: gli uomini di Chiesa non possono contraddire o aggirare la Scrittura e il suo stesso magistero senza invalidare la loro missione! Papa Francesco e i suoi sostenitori con i loro errori stanno appunto invalidando la loro missione …

Non appare strano che mons. Aguer sia stato praticamente cacciato dalla sua Diocesi : “L’arcivescovo de La Plata, allo scoccare del 75esimo anno di età è stato immediatamente sostituito e invitato a lasciare immediatamente la diocesi, in cui non potrà più risiedere. Una vera umiliazione. Motivo? Non andava d’accordo con Papa Francesco. … Aguer ha passato venti anni a La Plata, e non ha certo compiuto gesti che meritino l’esilio.

O forse sì. Sabato 25 giugno 2016 l’arcivescovo di La Plata in una lettera ai suoi presbiteri ha spiegato che l’Amoris Laetitia di Papa Francesco non può essere interpretata come rottura del Magistero dei papi precedenti: i divorziati che si risposano civilmente non possono essere ammessi alla Santa Comunione. Alla missiva il vescovo ha allegato la famosa nota della Congregazione della Dottrina della Fede del 14 settembre 1994: “Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica circa la ricezione della comunione eucaristica da parte dei fedeli divorziati risposati”.”[127] … I CONTI TORNANO !!

Ugualmente mons. Chaput allo scoccare dei 75 anni è stato subito messo da parte e sostituito … a differenza di altri che appoggiano “il cambio di paradigma” … I CONTI TORNANO!!

Tre Vescovi del Kazakistan hanno diffuso un importante appello il 18 gennaio 2017 in cui ribadivano fortemente la sana dottrina. In tale appello i Vescovi del Kazakhistan dicevano tra l’altro: “Diverse chiese particolari hanno emanato o raccomandato orientamenti pastorali con tale o simile formulazione: “Se la scelta di vivere in continenza è difficile da praticare per la stabilità della coppia, non si esclude la possibilità di accedere alla Penitenza e all’Eucarestia. Ciò significa una qualche apertura, come nel caso in cui vi è la certezza morale che il primo matrimonio era nullo, ma non ci sono le prove per dimostrarlo in sede giudiziaria. Non può essere altri che il confessore, ad un certo punto, nella sua coscienza, dopo tanta riflessione e preghiera, a doversi assumere la responsabilità davanti a Dio e al penitente e a chiedere che l’accesso ai sacramenti avvenga in maniera riservata”. I menzionati orientamenti pastorali contraddicono l’universale tradizione della Chiesa cattolica … ”[128] Quindi il documento cita le verità e dottrine contraddette da tali norme.  Queste affermazioni di mons. Schneider e di altri Vescovi condannano in particolare gli errori , ovviamente approvati dal Papa, del documento, pubblicato per applicare l’Amoris Laetitia, emanato per la Diocesi di Roma dal Card. Vallini[129] errori sostenuti anche dal Card. Müller[130] Sottolineo che è evidentemente errato ciò che dice il Card. Müller in quest’ultimo articolo, egli afferma che il libro del prof. R.  Buttiglione ha dissipato i dubia: questo non è vero.

Il libro di Buttiglione, quindi, non dissipa i dubia, semplicemente cerca di rivestire gli errori di Papa Francesco con una parvenza di verità e di rettitudine …

Il libro di Buttiglione, schierato totalmente a favore di Francesco e quindi degli errori cui egli sta conducendo molte anime, è:

1) generalmente confutato da tutto questo mio libro nel quale metto in chiara evidenza le deviazioni dottrinali che il Papa sta attuando attraverso Amoris Laetitia e dai testi che eminenti intellettuali, teologi, Vescovi e Cardinali  hanno presentato per evidenziare gli errori che attraverso Amoris Laetitia si stanno diffondendo;

2) specificamente confutato da questo mio libro in vari paragrafi che appunto esaminano criticamente vari scritti di questo professore italiano tendenti a considerare come rette e giuste le novità apportate da Amoris Laetitia.

Dio intervenga!

Riprendendo il filo del discorso interrotto per parlare degli scritti del prof. Buttiglione dobbiamo notare che gli stessi tre Vescovi del Kazakhistan nominati più sopra hanno diffuso anche una “Pubblica professione di fede sul matrimonio” per ribadire la sana dottrina, attaccata in vario modo da Amoris Laetitia e da documenti scritti per farla applicare, riguardo al Matrimonio, all’Eucaristia e alla Confessione .[131]

Questa professione di fede è stata poi firmata da altri Vescovi e dal Cardinale Pujats.

Nel luglio del 2017, intanto, un folto gruppo di sacerdoti, teologi e intellettuali cattolici (tra i quali figurano i Vescovi  Mgr Bernard Fellay e mons. Rene Henry Gracida D.D.,  il famoso professore mons. Livi, celebre teologo romano) ha scritto al Papa una “Correctio de haeresiis propagatis” che appunto è una correzione nei confronti del Pontefice per 7 eresie che sono state da Lui in vario modo favorite.[132] … Neppure a questo testo il Papa ha mai risposto, “ovviamente”, perché evidentemente non gli conveniva: se avesse risposto , infatti, avrebbe dovuto o ribadire la sana dottrina rinnegando “il cambio di paradigma” voluto da lui stesso  o  smascherarsi ancora più chiaramente affermando ancora più chiaramente i suoi errori … in entrambi i casi si sarebbe tirato addosso gravi o gravissimi problemi …

Nel 2018 il Card. olandese Eijk ha fatto notare come l’Amoris Laetitia abbia generato dei dubbi tali per cui sarebbe necessario fare «chiarezza» e perciò il Card. Eijk  indica la possibilità che il Papa proceda a chiarire «con un documento».[133]  Il Card. Scola ha riaffermato in un libro uscito nel 2018, quindi successivamente all’Amoris Laetitia e alla lettera dei Vescovi argentini la non ammissibilità dei divorziati risposati all’Eucaristia.[134]

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Nell’aprile  2018 un gruppo di intellettuali olandesi ha scritto una forte petizione in cui attacca in particolare alcune affermazioni presenti nell’Amoris Laetitia.[135]

Nel 2019 a conclusione di un percorso di lettere al Papa perché correggesse quelli che apparivano  evidenti errori presenti nel suo Magistero o da lui favoriti è arrivata l’accusa di eresia al Papa, con una “Lettera aperta” firmata da sacerdoti, professori, intellettuali. Per intendere tale accusa occorre, a mio parere, leggere anzitutto con molta attenzione la bibliografia che essa presenta e capire che appunto essa è la conclusione di un processo che era giunto alla  “Correctio de haeresiis propagatis” e che non aveva avuto risposte positive dal Papa , come spiega proprio l’inizio della “Lettera aperta” che vede nell’azione del Papa il manifestarsi di evidenti segni di eresia [136] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Nel 2019 il Cardinale Burke, il Cardinale Pujats e vari Vescovi hanno scritto un’importante “Dichiarazione sulle verità riguardanti alcuni degli errori più comuni nella vita della Chiesa nel nostro tempo.” in cui hanno ribadito la sana dottrina tradizionale anche su questioni trattate nell’Amoris Laetitia [137], in cui ribadiscono, in netto contrasto con gli errori di Amoris Laetitia e sue nefaste conseguenze, la sana dottrina sul matrimonio.

Se il cambio di paradigma è in atto … è in atto anche la forte risposta di Dio attraverso i sostenitori della sana dottrina, e spero che questo mio libro sia parte di questa forte risposta! Preghiamo e operiamo perché la Verità trionfi e gli errori e le eresie siano cancellati.

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Appendice I . La significativa presentazione dell’Amoris Laetitia con gli errori del Card. Schönborn … e gli elogi del Papa …

La Croce sacra sia la nostra luce.

Il Papa ha raccomandato in almeno due occasioni la presentazione dell’Amoris Laetitia  fatta dal Card. Schönborn, in un’ occasione ha detto: “Y el más difícil de leer es el capítulo 8. Algunos, dice el Papa, se han dejado aprisionar por este capítulo. El Santo Padre es muy consciente de las críticas de algunos, incluidos Cardenales, que no han logrado entender el significado evangélico de sus afirmaciones. Y dice que la mejor manera de entender ese capítulo es bajo el marco de la presentación que hizo el cardenal Christoph Schönborn OP, arzobispo de Viena, Austria, un gran teólogo, miembro de la Congregación para la Doctrina de la Fe, muy familiarizado con la doctrina de la Iglesia.”[138]. In un’altra occasione, rispondendo alla domanda se per un cattolico ci sono nuove possibilità concrete, con Amoris Laetitia,  che non esistevano prima della pubblicazione dell’Esortazione,  ha affermato: “Io potrei dire “si”, e punto. Ma sarebbe una risposta troppo piccola. Raccomando a tutti voi di leggere la presentazione che ha fatto il Cardinale Schönborn, che è un grande teologo. Lui è membro della Congregazione per la Dottrina della Fede e conosce bene la dottrina della Chiesa. In quella presentazione la sua domanda avrà la risposta.” [139]

Tale presentazione, si noti bene, è inficiata da almeno 2 errori, che vedremo qui di seguito … e che anch’essi aprono le porte al cambiamento di dottrina …

1) Contrariamente a quanto afferma il Card. Schönborn i divorziati risposati non possono avere nessuna vita matrimoniale cristiana perché non sono uniti in matrimonio da Dio.

Nella sua presentazione dell’ esortazione Amoris Laetitia il Card. Schönborn disse “E il fatto che lui dice della convivenza come fratello e sorella, è già anche un caso eccezionale, perché in altro modo convivono matrimonialmente, il matrimonio non si riduce all’unione sessuale, è tutta la vita che è condivisa, e dunque vivono in una seconda unione pienamente, ad eccezione del rapporto sessuale, hanno una vita matrimoniale.” [140] Ma attenzione : il matrimonio cristiano non lo costituisce la vita di due persone ma Dio.  Il Vangelo afferma : «l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto» (Matteo 19,6) … da notare : Dio ha congiunto. Il testo greco è il seguente: ὃ οὗν ὁ θεὸς συνέζευξεν ἄνθρωπος μὴ χωριζέτω. Il Vangelo di Marco (10. 9)  afferma lo stesso: ὃ οὗν ὁ θεὸς συνέζευξεν ἄνθρωπος μὴ χωριζέτω.  Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma al n. 1639 :“ Il consenso, mediante il quale gli sposi si donano e si ricevono mutuamente, è suggellato da Dio stesso.(Cf Mc 10,9.)  …” Lo stesso Catechismo afferma al n. 1640: “ Il vincolo matrimoniale è dunque stabilito da Dio stesso …” Dunque Dio unisce due persone in matrimonio; se Dio non unisce, il matrimonio non c’è, nonostante tutta la vita condivisa etc.. Dio stabilisce il vincolo matrimoniale e stabilendo tale vincolo conferisce la grazia per vivere in tale vincolo:  questa grazia propria del sacramento del Matrimonio è orientata a perfezionare l’amore dei coniugi, a rafforzare la loro unità indissolubile, a rendere il matrimonio santo. Sotto l’azione di questa grazia essi « si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale, nell’accettazione e nell’educazione della prole »[141]. La Trinità e quindi Cristo è la fonte di questa grazia. « Come un tempo Dio venne incontro al suo popolo con un Patto di amore e di fedeltà, così ora il Salvatore degli uomini e Sposo della Chiesa viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del Matrimonio ».[142] Attraverso tale Sacramento Egli unisce a sé i coniugi e li unisce profondamente tra loro. Attraverso la grazia del Sacramento matrimoniale, Cristo rimane  in modo particolare con i coniugi, dà loro di essere santi e di vivere santamente il loro rapporto e la loro vita (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica n. 1642) . Nel caso dei divorziati risposati, è evidente che Dio non li ha uniti tra loro, ma li ha uniti ai loro rispettivi coniugi , cioè a coloro con cui ha sigillato il loro matrimonio sacramentale e valido, riconosciuto dalla Chiesa, indissolubile; quindi tra divorziati risposati non c’è matrimonio! La vita dei divorziati risposati in quanto tali, perciò, non sarà mai un vero matrimonio né una vita matrimoniale. I divorziati risposati se vogliono mettersi in regola davanti a Dio anzitutto non devono coabitare, a meno che ci siano gravi ragioni che giustificano tale coabitazione, e se coabitano devono vivere come fratello e sorella (come dice chiaramente la Chiesa nei testi che abbiamo presentato nelle pagine precedenti) … ripeto: fratello e sorella … quindi nessuna vita matrimoniale tra loro perché non sono uniti in matrimonio davanti a Dio!

Questo è fondamentale per precisare il discorso morale e sacramentale riguardo ai divorziati risposati perché non essendoci alcun matrimonio e alcuna vita matrimoniale tra loro, essi non possono porre in essere, in particolare, gli atti intimi  propri di persone sposate davanti a Dio e poiché, per di più, già sono sposati davanti a Dio con altre persone, la loro convivenza more uxorio è, normalmente, scandalosa e gli eventuali atti intimi tra loro sono atti di particolare gravità cioè sono atti adulterini. … e come abbiamo visto: l’adulterio è un peccato intrinsecamente e particolarmente grave .

La Croce sacra sia la nostra luce.

2)Contrariamente a quanto affermava il Card. Schönborn la Chiesa non accetta altra prassi per il ritorno dei divorziati risposati ai Sacramenti se non quella per cui essi devono impegnarsi a vivere secondo i principi cristiani, devono evitare ogni scandalo e proporsi di vivere in castità.

Diceva il Card. Schönborn nella sua presentazione della Amoris Laetitia:”Brevemente, nella “Familiaris consortio” al n. 84 Papa san Giovanni Paolo II parla di tre situazioni diverse, la terza delle quali è il caso nel quale i risposati hanno moralmente la convinzione che il loro primo matrimonio non è valido. Non ha tirato la conclusione di questo fatto, ma io penso che ci sono delle situazioni, che noi conosciamo tutti nella prassi pastorale, dove non è possibile di trovare una soluzione canonica ma dove, nella certezza morale che questo primo matrimonio non era sacramentale, anche se non si può chiarire il caso canonicamente; il pastore e con la coscienza della quale parla Papa Giovanni Paolo II nella loro coscienza sono convinti che non erano sposati sacramentalmente … ammetterli ai Sacramenti già era una prassi da lungo tempo, che né Papa Giovanni Paolo né Papa Benedetto hanno esplicitamente messo in dubbio.” [143]

La Croce sacra sia la nostra luce.

Chiaramente errate sono queste parole del Card. Schönborn , e contrarie alla sana dottrina della Chiesa.

Nella Familiaris Consortio leggiamo: “84. … La Chiesa, tuttavia, ribadisce la sua prassi, fondata sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati. Sono essi a non poter esservi ammessi, dal momento che il loro stato e la loro condizione di vita contraddicono oggettivamente a quell’unione di amore tra Cristo e la Chiesa, significata e attuata dall’Eucaristia. C’è inoltre un altro peculiare motivo pastorale: se si ammettessero queste persone all’Eucaristia, i fedeli rimarrebbero indotti in errore e confusione circa la dottrina della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio. La riconciliazione nel sacramento della penitenza – che aprirebbe la strada al sacramento eucaristico – può essere accordata solo a quelli che, pentiti di aver violato il segno dell’Alleanza e della fedeltà a Cristo, sono sinceramente disposti ad una forma di vita non più in contraddizione con l’indissolubilità del matrimonio. Ciò comporta, in concreto, che quando l’uomo e la donna, per seri motivi – quali, ad esempio, l’educazione dei figli – non possono soddisfare l’obbligo della separazione, «assumono l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi»[144]

L’interpretazione precisa del testo della Familiaris Consortio che , per sé, era già abbastanza chiaro sul punto indicato dal Card. Schönborn, la troviamo in un pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1994 approvato da Giovanni Paolo II, in cui, contrariamente a quello che dice Schönborn, si afferma che coloro che sono soggettivamente certi in coscienza che il precedente matrimonio, irreparabilmente distrutto, non era mai stato valido devono verificare   attraverso la via di foro esterno stabilita dalla Chiesa se vi sia oggettivamente una tale nullità di matrimonio, solo dopo che gli organi competenti della Chiesa avranno dichiarato nullo tale Matrimonio essi si potranno sposare sacramentalmente e quindi potranno ricevere lecitamente l’Eucaristia vivendo come moglie e marito: ” L’errata convinzione di poter accedere alla Comunione eucaristica da parte di un divorziato risposato, presuppone normalmente che alla coscienza personale si attribuisca il potere di decidere in ultima analisi, sulla base della propria convinzione(Cf. Lett. enc. Veritatis splendor, n. 55: AAS 85 (1993) 1178.), dell’esistenza o meno del precedente matrimonio e del valore della nuova unione. Ma una tale attribuzione è inammissibile(Cf. Codice di Diritto Canonico, can. 1085 § 2.). Il matrimonio infatti, in quanto immagine dell’unione sponsale tra Cristo e la sua Chiesa, e nucleo di base e fattore importante nella vita della società civile, è essenzialmente una realtà pubblica.”[145]

La disciplina vigente nella Chiesa afferma la competenza esclusiva dei tribunali ecclesiastici circa l’esame sulla validità dei matrimoni cattolici, per ovvie ragioni di giustizia e di rispetto della piena verità e considerando che il matrimonio è una realtà pubblica; attenersi a questa disciplina è ciò che attua il vero bene delle persone e della comunità. Quindi anche coloro che sono soggettivamente certi della nullità del precedente matrimonio devono farla valere presso i competenti organi e devono attenersi alle statuizioni dell’autorità legittima. Chi vuole ricevere l’Eucaristia rettamente e in modo fruttifero deve farlo nella luce della Verità e nel rispetto dell’ ordinamento e della disciplina  che tutela tale verità. [146]

In un testo della Congregazione per la Dottrina della Fede, intitolato “Sulla pastorale dei divorziati risposati. Documenti, commenti e studi,” (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998)  il Card. Ratzinger ha ulteriormente precisato la posizione del Magistero confermando la competenza esclusiva dei tribunali ecclesiastici a riguardo dell’esame della validità del matrimonio dei cattolici. Quindi, coloro che sono convinti in coscienza che il loro matrimonio precedente, non era stato mai valido, devono rivolgersi al competente tribunale ecclesiastico e attendere la sentenza e stare ad essa! Solo dopo che gli organi competenti della Chiesa avranno dichiarato nullo tale Matrimonio essi si potranno sposare sacramentalmente e quindi potranno ricevere lecitamente l’Eucaristia vivendo come moglie marito.

Il futuro Papa Benedetto XVI fu dunque molto netto e preciso:“7. … anche coloro che sono convinti in coscienza che il loro matrimonio precedente, insanabilmente fallito non fu mai valido, devono rivolgersi al competente tribunale ecclesiastico, che con un procedimento di foro esterno stabilito dalla chiesa esamina se si tratti obiettivamente di un matrimonio invalido.” [147]

Spiega ancora il Card. Ratzinger nello stesso testo: “3. … Epicheia ed aequitas canonica sono di grande importanza nell’ambito delle norme umane e puramente ecclesiali, ma non possono essere applicate nell’ambito di norme, sulle quali la chiesa non ha nessun potere discrezionale. L’indissolubilità del matrimonio è una di queste norme, che risalgono al Signore stesso e pertanto vengono designate come norme di “diritto divino”.” [148]

Quindi l’epicheia non può essere applicata alle norme appartenenti al diritto divino perciò non può essere applicata all’indissolubilità del matrimonio e non può permettere eccezioni che consentano di allontanarsi dalla norma generale e che possano portare alla ricezione dei Sacramenti,  la Chiesa non può approvare pratiche pastorali che contraddicono il comandamento del Signore : una nuova unione dopo un matrimonio che resta valido non è conforme al diritto e non abilita a ricevere i Sacramenti.

Come spiega il Card. Ratzinger: “… se il matrimonio precedente di fedeli divorziati risposati era valido, la loro nuova unione in nessuna circostanza può essere considerata come conforme al diritto, e pertanto per motivi intrinseci non è possibile una recezione dei sacramenti. La coscienza del singolo è vincolata senza eccezioni a questa norma.”[149]

Spiega ulteriormente il Card. Ratzinger che le questioni matrimoniali hanno carattere pubblico e devono essere risolte in foro esterno. Nessuno è buon giudice di sé stesso, quindi sebbene il fedele sia convinto in coscienza della nullità del proprio matrimonio tale nullità deve essere decisa da un tribunale ecclesiastico … e ciò vale sempre  e vale nonostante il fatto che i tribunali siano umani e possano sbagliare e vale nonostante il fatto che in certe zone non esistono ancora, in certe parti del mondo, tribunali ecclesiastici che funzioni bene , e vale nonostante che in certi casi i processi siano troppo lunghi o terminino con sentenze problematiche .[150]

Precisa ancora il Card. Ratzinger che  l’affermazione per cui in “foro interno” sono pensabili delle eccezioni perché nell’ordinamento processuale non si tratta di norme di diritto divino ma di norme di diritto ecclesiale, non è accettata in quanto crea evidenti problemi e pericoli. Perché possa essere accettata tale affermazione, per cui in “foro interno” sono pensabili delle eccezioni, occorrono chiarificazioni e precisazioni che, in realtà, non ci sono[151],  e infatti  lo stesso Joseph Ratzinger divenuto Papa Benedetto nella  “Sacramentum Caritatis” affermò: “Là dove sorgono legittimamente dei dubbi sulla validità del Matrimonio sacramentale contratto, si deve intraprendere quanto è necessario per verificarne la fondatezza.”[152] Tale fondatezza va verificata in un giusto processo. Papa Benedetto XVI poi fa delle affermazioni particolarmente illuminanti allorché dice: “ …  È necessario, tuttavia, evitare di intendere la preoccupazione pastorale come se fosse in contrapposizione col diritto. Si deve piuttosto partire dal presupposto che fondamentale punto d’incontro tra diritto e pastorale è l’amore per la verità: questa infatti non è mai astratta, ma « si integra nell’itinerario umano e cristiano di ogni fedele ».[153] Quindi l’amore per la verità è il punto di incontro tra pastorale e diritto. Nella luce della Verità occorre risolvere i conflitti. In particolare, nel caso dei divorziati risposati, se non viene riconosciuta la nullità del vincolo matrimoniale e la convivenza è di fatto irreversibile per ragioni gravi : “… la Chiesa incoraggia questi fedeli a impegnarsi a vivere la loro relazione secondo le esigenze della legge di Dio, come amici, come fratello e sorella; così potranno riaccostarsi alla mensa eucaristica, con le attenzioni previste dalla provata prassi ecclesiale. ”[154]

La Croce sacra sia la nostra luce.

Come si vede, nessuna apertura di J. Ratzinger all’affermazione per cui in “foro interno” sono pensabili delle eccezioni; al contrario, viene pienamente ribadita la dottrina secondo cui:  il matrimonio è realtà pubblica e solo i tribunali ecclesiastici hanno competenza a dichiararne la nullità. Papa Benedetto poi ribadisce l’unica prassi accettata dalla Chiesa riguardo al ritorno dei divorziati risposati ai Sacramenti: la vera conversione e quindi l’impegno a vivere secondo la Legge di Dio e in particolare a vivere la loro relazione come amici, come fratello e sorella, evitando, ovviamente, ogni peccato e quindi ogni scandalo. Il Card. Müller, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede in un articolo pubblicato sull’Osservatore Romano affermò  :“Si chiarisce, inoltre, che i credenti interessati non devono accostarsi alla santa Comunione sulla base del loro giudizio di coscienza: «Qualora egli lo giudicasse possibile, i pastori e i confessori (…) hanno il grave dovere di ammonirlo che tale giudizio di coscienza è in aperto contrasto con la dottrina della Chiesa» (n. 6). In caso di dubbi circa la validità di un matrimonio fallito, questi devono essere verificati dagli organi giudiziari competenti in materia matrimoniale (cfr. n. 9). … Benedetto XVI ribadisce «la prassi della Chiesa, fondata sulla Sacra Scrittura (cfr. Marco, 10, 2-12), di non ammettere ai Sacramenti i divorziati risposati» … Viene ribadito che, in caso di dubbi circa la validità della comunione di vita matrimoniale che si è interrotta, questi devono essere esaminati attentamente dai tribunali competenti in materia matrimoniale. ….   Laddove non è possibile riscontrare una nullità del matrimonio, è possibile l’assoluzione e la comunione eucaristica se si segue l’approvata prassi ecclesiale che stabilisce di vivere insieme «come amici, come fratello e sorella».”[155] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Quindi le affermazioni del Card. Schönborn appaiono chiaramente errate e contrarie a quanto dicono i documenti del Papa e della Congregazione per la Dottrina della Fede da me presentati.

Solo dopo che la competente autorità ecclesiastica ha dichiarato la nullità del primo matrimonio e solo dopo che si sono uniti in matrimonio sacramentale, i divorziati risposati possono compiere lecitamente gli atti propri dei coniugi e quindi possono ricevere lecitamente l’Eucaristia vivendo come marito e moglie; inoltre l’unica prassi che la Chiesa approva, contrariamente a quello che dice il Card. Schönborn, riguardo ai divorziati risposati, è quella appena indicata dal Card. Muller  e che emerge già in un documento del 11.4.1973 della Congregazione per la Dottrina della Fede che si intitola “Lettera riguardante l’indissolubilità del matrimonio”[156]. La provata prassi indicata da questo documento, è quella che è precisata  in data 21 marzo 1975 da mons. Hamer, nella “Littera circa partecipationem” consultabile  in J. Ochoa “Leges Ecclesiae post Codicem iuris canonici editae”, Ediurcla, vol, VI, 1987, n. 4657, p. 7605, laddove si afferma: “Questa frase [probata Ecclesiae praxis] dev’essere intesa nel contesto della tradizionale teologia morale. Queste coppie [di cattolici che vivono in unioni coniugali irregolari] possono essere autorizzate a ricevere i sacramenti a due condizioni: che cerchino di vivere secondo le esigenze dei principi morali cristiani e che ricevano i sacramenti in chiese in cui esse non sono conosciute, in modo da non creare alcuno scandalo” Il Card. Ratzinger spiegò molto bene tutto questo in una lettera inviata a“The Tablet” (“The Tablet” 26–10 –1991, pp.1310–11 )

Quindi la prassi che la Chiesa accetta è quella per cui i divorziati risposati  possono essere autorizzati a ricevere i sacramenti a due condizioni: 1)che cerchino di vivere secondo le esigenze dei principi morali cristiani, cioè si impegnino, in particolare, a vivere come fratello e sorella e a non dare scandalo;  2)che ricevano i sacramenti in chiese in cui essi non sono conosciuti, in modo da non creare alcuno scandalo. Questa è la prassi ribadita dal Card. Mueller e da Papa Benedetto e sostenuta nei documenti della Chiesa.

La prassi che il Card. Schönborn mostra di sostenere , per cui i divorziati risposati che sono convinti in coscienza della nullità del loro primo Matrimonio possono vivere more uxorio e ricevere i Sacramenti, è radicalmente rigettata dalla Chiesa.

Dio intervenga! Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore. 

Appendice II  L’importanza della terminologia e della strategia per far passare il “cambio di paradigma”, cioè errori dottrinali e pastorali, in modo “discreto” ma reale.

La Croce sacra sia la nostra luce.

Il cambio di dottrina, secondo la strategia di Papa Francesco si deve realizzare non in modo chiaro e netto ma, sottolineo, in modo non chiaro e non del tutto evidente; il Card. Baldisseri lo sapeva già dal 2014 allorché affermò:“ E in effetti non tanto il Sinodo, sarà importante, ma la sintesi che ne verrà preparata, e che porterà la firma del Papa come “Esortazione post-sinodale”. E’ molto probabile che non sarà un testo chiaro e definitivo, ma basato su un’interpretazione “fluttuante”. In modo che ciascuno leggendolo, possa tirarselo dalla parte che più gli fa comodo.” [157]

E. Pentin nel suo “Rigging … ” ci offre una importante precisazione sulle affermazioni di M. Tosatti : “Marco Tosatti, Vaticanist for La Stampa, reports that Cardinal Baldisseri was overheard in a restaurant somewhere in Europe, explaining how the extraordinary synod was going to be manipulated in order to achieve a desired result. He said that this would involve asking that the written presentations be handed in well in advance and that all the presentations had to be read carefully. “If some presentations appear to be problematic,” the cardinal reportedly said, “say that unfortunately there isn’t enough time to allow everyone to speak, but nonetheless the text has been received and remains in the records and is sure to be taken into account in the final report.”[158]

Che, tradotto, significa: Marco Tosatti, vaticanista della Stampa, riferisce che il Cardinale Baldisseri è stato ascoltato in un ristorante da qualche parte in Europa, spiegando come il sinodo straordinario sarebbe stato manipolato per ottenere il risultato desiderato. Disse che ciò avrebbe comportato la richiesta di consegnare le presentazioni scritte con largo anticipo e che tutte le presentazioni dovevano essere lette attentamente. “Se alcune presentazioni sembrano essere problematiche”, ha riferito il Cardinale, “si dice che sfortunatamente non c’è abbastanza tempo per permettere a tutti di parlare, ma ciò nonostante il testo è stato ricevuto e rimane nei registri ed è sicuro di essere preso in considerazione conto nel rapporto finale. ” Capiamo bene che Pentin sta parlando dell’incontro di cui ha riferito Tosatti nell’articolo sopra indicato[159] e che , perciò, il Cardinale che aveva fatto quelle esternazioni era il Card. Baldisseri, segretario del Sinodo! Certe affermazioni hanno un peso eccezionale per capire come sono andate, poi, le cose. Come indicato da Tosatti riportando le parole di Baldisseri : il documento finale, sottolineo, doveva essere  non chiaro e definitivo, ma basato su un’interpretazione “fluttuante” in modo che ciascuno leggendolo, potesse tirarselo dalla parte che più gli fa comodo … Sottolineo: testo non chiaro e definitivo, basato su interpretazione “fluttuante” …

La Croce sacra sia la nostra luce.

Il Card. Brandmüller ha affermato “In breve: gli autori dell’”Instrumentum Laboris” ignorano il Concilio Vaticano II e – come detto – tutti i documenti del Magistero post-conciliare che interpretano il Concilio. Ma questo significa – come già accennato – una rottura con la tradizione dogmaticamente vincolante. In realtà anche con l’universalità della Chiesa. Il fatto che questa rottura sia, per così dire, messa in atto in modo “subdolo”, cioè in modo nascosto e segreto, è tanto più inquietante. Il metodo qui praticato, tuttavia, segue il modello di “Amoris Laetitia“, dove il tentativo di cancellare la dottrina della Chiesa si trova nella ormai discussa nota 351.”[160] Sottolineo: questa rottura è, per così dire, messa in atto in modo “subdolo”, cioè in modo “furbo” e “discreto” … Il metodo qui praticato, tuttavia, segue il modello di “Amoris Laetitia” …

I documenti dei Vescovi che seguono la linea del Papa, occorre notare, seguono anche la strategia del Papa nel parlare … non ribadiscono con precisione la sana dottrina, saltano aspetti fondamentali del Sacramento della Penitenza o del Sacramento dell’Eucaristia o della morale cattolica  … e giungono ad aprire le porte agli errori come indicato dal Papa … che ovviamente si guarda bene dal condannare o intervenire per precisare. In questo modo “discretamente”, senza super proclami, il “cambio di paradigma” è servito …

Evidentemente i Vescovi che seguono la linea di questo Papa devono imparare la sua strategia e la sua terminologia  … D’altra parla aveva già detto il Papa a mons. Forte : “ «Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati  questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io».[161]

Si veda  il documento dei Vescovi maltesi[162], si veda  il documento dei Vescovi tedeschi con cui attuavano l’Amoris Laetitia … normalmente il cambiamento è servito non con affermazioni forti che si oppongono radicalmente alla sana dottrina e la rinnegano in modo super evidente … ma appunto in modo sottile, poco visibile , in modo “discreto” …

Da notare quello che il Papa dice di sé : “ Sì, posso forse dire che sono un po’ furbo, so muovermi, ma è vero che sono anche un po’ ingenuo….” [163] Sono un po’ furbo … so muovermi! Il “cambio di paradigma” va realizzato muovendosi con la “sapienza” di cui parla qui il Papa.

Il “linguaggio” del Papa per far passare il “cambio di paradigma” cioè la sovversione della sana dottrina è, in sostanza, una specie di linguaggio “cifrato” fatto di azioni e di parole, che trasmette, a coloro che lo intendono, direttive contrarie alla sana dottrina. L’ambiguità di tale linguaggio “cifrato” ovviamente dovrebbe proteggere in certo modo il Papa dall’accusa di eterodossia, di eresia.

Sorga Dio che è Luce e ci illumini sempre meglio.

Significativamente il Card. Burke ha detto riguardo al Sinodo del 2014: “Sì, ci hanno detto più volte che non è questo il tema del Sinodo, ma alla fine si trattava proprio di quello. E si trattava di ripensare l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità umana, con discorsi sul trovare elementi buoni negli atti genitali tra persone dello stesso sesso, trovare gli elementi buoni nei rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Durante una delle pause, il cardinale Caffarra [Carlo Caffarra, il defunto arcivescovo di Bologna], che era un mio caro amico, venne da me e mi disse: che sta succedendo? Mi hanno detto che quelli di noi che stavano difendendo l’insegnamento e la disciplina della Chiesa ora sono chiamati nemici del papa. E questo è paradigmatico di quello che è successo.”[164] Sottolineo: ci hanno detto più volte che non è questo il tema del Sinodo, ma alla fine si trattava proprio di quello … Il “cifrario” del Papa e dei suoi seguaci mira anche a non far capire cosa accade veramente …

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Quanto detto per i documenti dei Vescovi maltesi e tedeschi si può allargare a vari altri documenti simili, si pensi a quello dei Vescovi dell’Emilia- Romagna …

A questo riguardo mons. Livi affermava che la rottura con la dottrina della Chiesa non è manifestamente sostenuta da Amoris Laetitia ma passa in maniera discreta attraverso essa come intenzione implicita del Papa che perciò, significativamente, non ha risposto ai “dubia” dei 4 Cardinali i quali chiesero a lui di eliminare ogni espressione che “apre le porte” ad interpretazioni contrarie alla sana dottrina né ha risposto ai teologi e intellettuali cattolici che realizzarono la “Correctio filialis” i quali presentarono al Papa analoghe richieste di correzione.[165]

La “voluta ambiguità” attraverso cui il Papa vuole far passare il “cambio di paradigma” con la sua eterodossia è quindi rimasta ed è stata confermata, continuava Livi; questa voluta ambiguità porta i Vescovi ad applicare in molti modi diversi l’Amoris Laetitia, proprio come diceva il Card. Baldisseri.

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

In tale contesto di voluta ambiguità per cui ogni Vescovo applica in modo proprio l’Amoris Laetitia si inserisce il testo dei Vescovi emiliani con gli errori cui apre le porte

In questo testo come in altri si può notare che la voluta ambiguità papale fa parte del “cifrario” che porta ad un totale travisamento della sana dottrina i Vescovi che seguono il Papa appunto nel “cambio di paradigma” … OVVIAMENTE IL PAPA NON INTERVIENE A CONDANNARE TALI ERRORI di tali Vescovi, E in ciò MANCA CHIARAMENTE AL SUO DOVERE  …  anzi, i Vescovi che diffondono errori nella linea del “cambio di paradigma” sono sostenuti e promossi dal Papa … infatti l’Arcivescovo di Bologna, che è il capofila dei Vescovi emiliani e romagnoli,  dopo aver firmato il documento di cui stiamo parlando è stato creato Cardinale! I CONTI TORNANO …

In questa linea diceva ancora mons. Livi: “E non si deve dimenticare che lo stesso Francesco, riferendosi al dibattito che c’era stato durante il Sinodo, riconosceva all’inizio della AL che non sarebbe giusto escludere che «esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano», motivo per cui «in ogni regione o Paese si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali».”[166]

Quindi l’Amoris Laetitia stessa apre le porte a molte interpretazioni infatti afferma: “ … nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano. Questo succederà fino a quando lo Spirito ci farà giungere alla verità completa (cfr Gv 16,13), cioè quando ci introdurrà perfettamente nel mistero di Cristo e potremo vedere tutto con il suo sguardo. Inoltre, in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali. Infatti, «le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale […] ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato».[.. ]” (Amoris Laetitia n. 3) … Amoris Laetitia apre le porte a molte interpretazioni … e in particolare a quelle che portano all’eterodossia in campo morale … come stiamo vedendo e vedremo …

Mons. Livi dice cose profonde che  condivido; sottolineo che: come stiamo vedendo e sempre meglio vedremo i Vescovi che hanno pubblicato interpretazioni nella linea eterodossa di Amoris Laetitia hanno fatto precisamente quello che la strategia papale prevedeva attraverso tale esortazione, essi hanno aperto le porte come il Papa voleva perché l’Amoris Laetitia è appunto un documento volutamente ambiguo che vuole portare i Vescovi ad aprire, in modo “discreto” ma reale, le porte al “cambio di paradigma” quindi a veri e propri errori, a vere e proprie deviazioni dottrinali …

Anche qui mi pare si mostri, quindi, il “cifrario” del Papa che conduce, con discrezione, al “cambio di paradigma” …

Il Card. Kasper, senza essere smentito, ha potuto affermare sull’Amoris Laetitia quanto riferito da “La Nuova Bussola Quotidiana”: “«La porta è aperta», ha detto in riferimento alla disciplina dei sacramenti per i divorziati risposati, ma «il Papa non ha detto come passarvi attraverso. Egli però – ha detto Kasper – non ha ripetuto le dichiarazioni negative dei papi precedenti su ciò che non è possibile e non è permesso. Quindi c’è spazio per i singoli vescovi e le singole Conferenze episcopali». …[167] Notate bene: c’è spazio … la porta è aperta … e ovviamente non ci saranno condanne per gli errori!

Il “cifrario” del Papa per attuare il “cambio di paradigma” passa anche attraverso dichiarazioni dei suoi stretti collaboratori che egli non corregge; il “cifrario” del Papa per attuare il “cambio di paradigma” passa poi anche attraverso promozioni di prelati che appunto diffondono errori nella linea del “cambio di paradigma” …

Dietro le spalle di Kasper che ha rilasciato la suddetta dichiarazione ovviamente c’è il Papa … che non condanna i Vescovi che “aprono la porta” o i sacerdoti che “aprono la porta” e deviano dalla sana dottrina perché evidentemente Lui stesso vuole tale apertura … e per questo promuove a ruoli di prima importanza nella Chiesa non il Card. Burke o altri ministri di Dio che ribadiscono la sana dottrina ma altri che seguono la “linea” del Papa …. La Lettera aperta  in cui il Papa è accusato di eresia afferma: “Elogiando pubblicamente individui che hanno dedicato le loro carriere ad opporsi all’insegnamento della Chiesa e alla fede cattolica e a promuovere e a commettere crimini condannati dalla rivelazione divina e dalla legge naturale, egli trasmette il messaggio, secondo il quale il credo e le azioni di questi individui sono legittimi e degni di lode. È notevole il fatto che questa approvazione e questo appoggio pubblici non sono indiscriminati: egli non è solito estendere il suo elogio a quei cattolici che sono noti per essere interamente fedeli all’insegnamento della fede, o a quelli che ritengono il comportamento di questi ultimi  un esempio da seguire. E bisogna anche osservare che Papa Francesco ha destituito o messo da parte le persone di tendenze fedeli e ortodosse.”[168] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Padre Weinandy scrisse, significativamente: “Eppure sembra che lei censuri e persino derida coloro che interpretano il capitolo 8 di “Amoris laetitia” in accordo con la tradizione della Chiesa, come se fossero dei farisei che tirano le pietre e incarnano un rigorismo privo di misericordia. Questo tipo di calunnia è alieno dalla natura del ministero petrino. Alcuni dei suoi consiglieri, purtroppo, sembrano impegnarsi in azioni del genere. Tale comportamento dà l’impressione che i suoi punti di vista non possano sopravvivere a delle verifiche teologiche, e quindi debbano essere tenuti in piedi da argomenti “ad hominem”. … In terzo luogo, i fedeli cattolici possono essere solo sconcertati dalle sue nomine di certi vescovi, uomini che non solo appaiono aperti verso quanti hanno una visione contrapposta alla fede cristiana, ma addirittura li sostengono e difendono. Ciò che scandalizza i credenti, e anche alcuni colleghi vescovi, non è solo il fatto che lei ha scelto tali uomini per essere pastori della Chiesa, ma anche che lei sembra stare in silenzio di fronte a ciò che insegnano e alla loro pratica pastorale. Questo indebolisce lo zelo dei molti uomini e donne che hanno sostenuto l’insegnamento cattolico autentico per lunghi periodi di tempo, spesso a rischio della loro reputazione e serenità. Il risultato è che molti dei fedeli, che incarnano il “sensus fidelium”, stanno perdendo fiducia nel loro supremo pastore.”[169]

Abbiamo già visto ma ancora meglio vedremo attraverso questo libro alcuni prelati che seguono il “cambio di paradigma” e che Papa Francesco promuove per rendersi conto del “cifrario” usato dal Papa e dai suoi seguaci è cosa molto efficace confrontare i documenti di costoro con quelli dei Vescovi che ribadiscono la sana dottrina.

Ben diverso, infatti, rispetto alle affermazioni del Papa e di coloro che appoggiano il “cambio di paradigma” è il  tenore dei documenti scritti dai Vescovi che ribadiscono la sana dottrina:  si leggano le “Pastoral guidelines for implementing Amoris Laetitia” della Diocesi di Philadelphia realizzate da  mons. Chaput, negli USA,[170]; si legga quanto scrisse  Mons. Aguer in Argentina[171]; si legga quanto scrisse mons. Reig Pla in Spagna[172]; si legga il documento pubblicato dai vescovi dell’ Alberta (Canada)[173], o quello pubblicato dal vescovo di Phoenix in Usa[174]; questi testi vogliono ribadire la sana dottrina e precisano quello che il Papa Francesco e i suoi seguaci nascondono discretamente e discretamente cambiano …

Non appare strano che mons. Aguer, come dicemmo più sopra, sia stato praticamente cacciato dalla sua Diocesi : “L’arcivescovo de La Plata, allo scoccare del 75esimo anno di età è stato immediatamente sostituito e invitato a lasciare immediatamente la diocesi, in cui non potrà più risiedere. Una vera umiliazione. Motivo? Non andava d’accordo con Papa Francesco. … Aguer ha passato venti anni a La Plata, e non ha certo compiuto gesti che meritino l’esilio. O forse sì. Sabato 25 giugno 2016 l’arcivescovo di La Plata in una lettera ai suoi presbiteri ha spiegato che l’Amoris Laetitia di Papa Francesco non può essere interpretata come rottura del Magistero dei papi precedenti: i divorziati che si risposano civilmente non possono essere ammessi alla Santa Comunione. Alla missiva il vescovo ha allegato la famosa nota della Congregazione della Dottrina della Fede del 14 settembre 1994: “Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica circa la ricezione della comunione eucaristica da parte dei fedeli divorziati risposati”.”[175] … Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Non appare strano che il Card. Muller che cercò di ribadire la sana dottrina con la sua lettera[176] e con altre prese di posizione, si pensi al libro che scrisse con altri Cardinali per contrastare le affermazioni del Card. Kasper (dietro cui c’era il Papa) e per riaffermare la sana dottrina, intitolato : “Permanere nella Verità” di cui parlammo più sopra … non appare strano che il Card. Müller sia stato sollevato dal suo importantissimo incarico di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede a 70 anni.  Andrea Tornielli, molto vicino a Papa Francesco commentò tale “sollevamento” con queste significative parole: “Inoltre sembra aver influito l’eccesso di esposizione mediatica dello stesso Müller: le sue prese di posizione personali sono spesso suonate più come quelle di uno specialista che di un capo dicastero a servizio del Papa, nonostante i ripetuti inviti a «parlare» soprattutto con i documenti e gli atti della Congregazione. Interventi, quelli del porporato tedesco, che suonavano quasi sempre come una presa di distanze dal Pontefice.”[177] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Ovviamente anche mons. Melina è stato sollevato dal suo importante incarico di professore all’Istituto Giovanni Paolo II visto quello che lui ha scritto[178] e visto che in un importante articolo inserito in un libro della Penitenzieria Apostolica[179]  e , più generalmente, nel suo insegnamento anch’ egli ribadisce la sana dottrina cattolica riguardo ai divorziati risposati …

Da notare le significative affermazioni di mons. Melina e di altri con lui : “Gli studenti possono confermare il rispetto e la fedeltà dei professori al Magistero della Chiesa e a quello del Pontefice regnante, al quale rinnoviamo filiale rispetto e obbedienza cordiale, come Successore di Pietro. La colpa di cui ci accusa Moia è quella di «minimizzare la portata della svolta voluta da Papa Francesco». Soppesata la vaghezza di tale espressione, ci preme sottolineare come l’argomento già appartiene al naturale dibattito in ambito teologico e pastorale, nel quale l’ermeneutica del rinnovamento nella continuità con la Tradizione è criterio, fino ad oggi, mai condannato e mai ritrattato dal Magistero.”[180] Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Caro mons. Melina lei dà fastidio appunto perché ribadisce la sana dottrina tradizionale … e dà fastidio non semplicemente ai superiori dell’Istituto … lei dà fastidio al  Papa e a coloro che con lui stanno diffondendo deviazioni dottrinali …  E nello stesso articolo L. Moia a nome del Papa e dei Vescovi che lo seguono nel “cambio di paradigma” (che vedremo meglio in tutto questo nostro libro), lo dice abbastanza chiaramente accusando Melina di : “ … operazione finalizzata a «minimizzare la portata della svolta voluta da Papa Francesco» sul tema della famiglia di cui ho dato succintamente conto lo scorso 30 luglio e che nella lettera viene negato con qualche veemenza. Ricordo, a beneficio dei lettori, che quella «svolta » non fu la scelta stravagante di un momento o una decisione solitaria, ma il frutto di una lunga stagione sinodale che, tra il 2014 e il 2016, ha coinvolto il popolo di Dio …”[181] Dell’articolo di Moia ne consiglio la lettura per capire cosa pensano il Papa e i suoi sostenitori. Ovviamente Moia non dice che i Sinodi in questione sono stati abilmente “manipolati” …

Chi non accetta il “nuovo paradigma” e ribadisce la sana dottrina viene ovviamente messo da parte … questo modo di agire rientra nel “cifrario” del Papa che fa capire anche attraverso tali epurazioni cosa lui sta realizzando.

Alla fine, comunque, ricordiamocelo, ad essere sconfitti saranno quelli che dalla Tradizione e da Cristo si sono allontanati … la Chiesa appartiene a Cristo-Verità , non alle deviazioni ed errori di certi Pastori e di certi giornalisti che li sostengono … La storia della Chiesa è molto chiara a riguardo … di Sinodi “pilotati” o manipolati che affermano stranezze se ne conoscono vari … di Papi che hanno errato se ne conoscono vari … ma alla fine a vincere non sono gli errori e i loro fautori , alla fine vince Cristo e la Verità con la Bibbia e la santa Tradizione! Alla fine gli errori vengono condannati e gli erranti, che prima apparivano vincitori, vengono indicati come i veri sconfitti.

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Quello che abbiamo detto per mons. Melina vale, sostanzialmente, anche per  per p. Noriega Bastos , di lui dice Granados : “«Infine, padre Noriega terminerà il mandato da superiore generale nel giro di cinque mesi, cosa di cui l’arcivescovo Paglia e monsignor Sequeri sono già a conoscenza. Se il problema è l’incompatibilità, e il suo lavoro invece è apprezzato, perché non gli garantiscono una misura prevista dai regolamenti della curia, cioè un congedo di sei mesi, eliminando così il problema? Se non è stato fatto, quali altre spiegazioni rimangono a parte l’ipotesi che sia una scusa per poter rimuovere la cattedra dedicata all’amore e al matrimonio, e sbarazzarsi della persona che ha la responsabilità delle pubblicazioni dell’Istituto? È forse perché Noriega apprezza la Humanae vitae e la Veritatis splendor?».[182] Lo stesso aveva detto mons. Granados riguardo a mons. Melina  : “Non sarà il fatto che Melina… è rimasto fedele alla Humanae vitae e alla Veritatis splendor, e che la cattedra è stata eliminata allo scopo di eliminare Melina?”[183] … e si! Melina e Noriega Bastos danno molto fastidio a chi vuole attuare il “cambio di paradigma” …

Melina e Noriega Bastos davano molto fastidio a chi voleva “manipolare” i Sinodi … quindi non furono invitati[184] … fatelo sapere al dott. Moia … e magari fategli leggere questo libro e già che ci siete fategli leggere tutti gli articoli e i libri che parlano di manipolazioni nei due Sinodi sulla Famiglia … magari la smette di ripetere gli errori che diffonde …

Continua Granados: “Adesso girano voci che verrà a insegnare il professor Maurizio Chiodi, che apre alla liceità della contraccezione e ammette gli atti omosessuali come “possibili” in certe situazioni. Se saranno ingaggiati nuovi professori della stessa linea senza seguire le normali procedure, facendo appello a una “urgenza” per la quale non viene addotta alcuna ragione, si creerà una forte tensione all’interno dell’Istituto. Con i poteri che ha ora il Gran Cancelliere e le intenzioni che rivela rinunciando a Melina e Noriega, è solo questione di tempo perché il corpo docente sia rimpiazzato con un altro, estraneo alla visione di san Giovanni Paolo II. Per il grande Papa polacco al centro c’era sempre la fedeltà della Chiesa alla carne di Cristo, che riassume in sé il progetto del Creatore e dunque può sanare le ferite e le debolezze dell’uomo».”[185] E sì! Granados ha proprio ragione … e infatti con il nuovo “corso” dell’Istituto Giovanni Paolo II inizierà ad insegnare in questo Istituto proprio il prof. Chiodi …[186]

Del professor Chiodi e del suo trasferimento all’Istituto Giovanni Paolo II  parleremo più avanti allorché vedremo come questo “cambio di paradigma” innescato da Papa Francesco sta cercando di sovvertire la sana dottrina anche riguardo alla contraccezione e all’omosessualità praticata. Il professor Chiodi è uno dei “rompighiaccio” del “cambio di paradigma” cioè è ‘ avanguardia della sovversione in campo morale … quindi è ovviamente promosso!

I CONTI TORNANO !!

Concludo facendo notare quello che dice L. Moia in questa intervista in cui parla della novità portata da Papa Francesco: “Dal punto di vista dottrinale, come detto, non c’è alcuna novità. La grande svolta è quella, come detto dell’accoglienza pastorale. Uno sguardo diverso sulla realtà – e soprattutto – sulla fragilità delle persone, di tutte le persone, che mette al primo posto la misericordia e in secondo piano la dottrina, prima l’umanità e poi la legge, la norma, il codice.”[187] Le affermazioni di L. Moia sono profondamente errate:

1) il Papa, come mostro in questo libro e come dicono gli stessi suoi collaboratori (Parolin e Cupich) sta attuando un “cambiamento di paradigma” che è molto più di un cambiamento della dottrina, è una radicale sovversione della sana dottrina, purtroppo; il Card. Kasper , senza essere contraddetto da nessuno dopo questa esternazione, per quanto mi consta, poté affermare significativamente  a pochi giorni dalla presentazione dell’Amoris Laetitia: “Tra pochi giorni (19 marzo) uscirà un documento di circa duecento pagine in cui Papa Francesco si esprimerà definitivamente sui temi della famiglia affrontati durante lo scorso sinodo e in particolare sulla partecipazione dei fedeli divorziati e risposati alla vita attiva della comunità cattolica. Questo sarà il primo passo di una riforma che farà voltare pagina alla Chiesa dopo 1700 anni”[188] … una riforma che farà voltare pagina alla Chiesa dopo 1700 anni, più precisamente l’azione di Papa Francesco è il tradimento di 2000 anni di sana dottrina cristiana;

2)il fatto di mettere la misericordia in primo piano e in secondo piano la dottrina, prima l’umanità e poi la legge, la norma, il codice … è un tradimento della stessa misericordia e dell’uomo … perché Dio è Legge , come spiega s. Tommaso (cfr. I-II q. 93 a.4 in c.), e la vera misericordia si compie nella vera e santa dottrina e non fuori di essa, in questa linea non esiste pastorale fuori della sana dottrina . Infatti :  nella teologia cattolica, l’azione pastorale è l’insieme dei mezzi pratici necessari per svolgere e attuare nel mondo gli insegnamenti di Cristo e della Chiesa: quindi la pastorale si basa sugli insegnamenti, sulla dottrina; la teologia pastorale è quella parte della scienza sacra che regola i doveri, indica i metodi, espone la legislazione della Chiesa, per il compimento dell’ufficio sacerdotale …[189]
La pastorale, in questo senso, in quanto insieme di mezzi pratici necessari per svolgere e attuare nel mondo gli insegnamenti di Cristo e della Chiesa deve essere guidata appunto dagli insegnamenti di Cristo, dalla Verità, e in particolare dalla S. Scrittura, dalla s. Tradizione e dal s. Magistero quindi dalla sana dottrina, altrimenti non è pastorale ma tradimento di Cristo, che è il vero Pastore …  La pastorale è in realtà l’azione di Cristo Pastore che si realizza attraverso la Chiesa. L’azione di Cristo Pastore è guidata dalla Verità, dalla Sapienza, dalla sana dottrina.
La pastorale sganciata dalla sana dottrina e dalla Verità non è più pastorale è tradimento di Cristo e delle anime; è tradimento di Cristo Pastore perché si compie in suo Nome ma contro la sua Volontà, è tradimento delle “pecore” perché le consegna al “lupo”, al peccato e alla dannazione invece che guidarle sulla via della salvezza. … e questo purtroppo, come vedremo in questo libro, si sta verificando in questi tempi … a causa di questo Pontefice e di giornalisti come Moia … e sottolineo: purtroppo!

Le affermazioni di L. Moia rientrano nel “cifrario” del Papa e dei suoi seguaci che portano avanti in modo “discreto”, attraverso chiari errori e distorsioni della teologia e attraverso varie altre strategie, il “cambio di paradigma”.

Concludo facendo notare che, secondo l’esperto Sandro Magister mons. Forte è stato “ostracizzato” dal gruppo dei consiglieri stretti di Papa Bergoglio per aver rivelato quanto vedemmo più sopra[190] , dice infatti Magister: “Mal gliene incolse. Quel dotto arcivescovo che fino ad allora era stato tra i prediletti di papa Francesco ed era avviato a un folgorante coronamento di carriera, da quel giorno cadde in disgrazia. Il papa calò una croce su di lui. Non lo chiamò mai più vicino a sé, non gli affidò più alcun ruolo di fiducia, né come consigliere né come esecutore, lo cancellò come suo teologo di riferimento, si guardò bene dal promuoverlo a prefetto della congregazione per la dottrina della fede, oppure a presidente della Conferenza Episcopale Italiana, né tantomeno, lui napoletano di nascita, ad arcivescovo di Napoli e cardinale.”[191] … Sembra dunque che chi permette di smascherare la strategia che stanno usando per portare avanti il “cambio di paradigma” sia duramente punito … e sembra anche che mons. Forte abbia imparato la lezione …  infatti riguardo ai Sinodi sulla famiglia , come spiega S. Magister[192], in una recente replica a Galli della Loggia sul Corriere della Sera, l’Arcivescovo di Chieti si è ben guardato dal ripetere il significativo aneddoto che smaschera il Papa, ed ha affermato che le decisioni dei Sinodi sono state prese collegialmente evitando di mettere in evidenza tutto il contrasto che era montato in tali Sinodi contro la linea papale e di cui abbiamo parlato in questo capitolo, nelle pagine precedenti.

Sorga Dio che è Luce  e siano disperse le tenebre dell’errore.

Interceda per noi la gloriosa Madre di Dio, che annienta le dottrine eretiche, schiaccia la potenza dell’errore e smaschera l’insidia degli idoli (cfr Inno Akathistos, vv. 111-112; ed. G.G. Meersseman, Der Hymnos Akathistos im Abendland, voi. I, Universitatsverlag, Freiburg Schw. 1958, p. 114), e che già sin dai tempi antichi è stata “invocata dal popolo cristiano in «difesa» della fede ”.[193]

Note 

[1]Matzuzzi “L’ostia ai conviventi? La chiesa ha aperto una porticina” Il Foglio 9.11.2014 https://www.ilfoglio.it/articoli/2014/11/09/news/lostia-ai-conviventi-la-chiesa-ha-aperto-una-porticina-78251/

[2]Giovanni Paolo II “Familiaris Consortio” 22.11.1992, www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio.html

[3]Il libro lo potete trovare su Amazon a questo indirizzo nella versione e-book https://www.amazon.it/cambio-paradigma-Papa-Francesco-quinquennale/dp/1983221317/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=

[4]Angelus , Domenica 17 marzo 2013 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2013/documents/papa-francesco_angelus_20130317.html

[5]Congregazione per la Dottrina della Fede “Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica circa la recezione della comunione eucaristica da parte dei fedeli divorziati risposati” 14.9.1994 , www.vatican.va , (http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_14091994_rec-holy-comm-by-divorced_it.html

[6]Congregazione per la Dottrina della Fede :“Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica circa la recezione della comunione eucaristica da parte dei fedeli divorziati risposati” 14.9.1994 n. 4-6 , www.vatican.va , http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_14091994_rec-holy-comm-by-divorced_it.html

[7]Conferenza Stampa del Papa sul volo di ritorno dal Brasile,  28 luglio 2013 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/july/documents/papa-francesco_20130728_gmg-conferenza-stampa.html

[8]El Cronista,“Francisco llamó a una divorciada para dicirle que puede comulgar” El Cronista, 22.4.2014 https://www.cronista.com/informaciongral/Francisco-llamo-a-una-divorciada-para-decirle-que-puede-comulgar-20140422-0117.html

[9]“Le telefonate del Papa, non trarre conclusioni su insegnamento della Chiesa”, Avvenire, 24 aprile 2014  https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/papa-divorziati-eucaristia-lombardi

[10]Iacopo Scaramuzzi, “Germania: la diocesi di Friburgo “sperimenta” l’apertura ai divorziati.” Jesus, n. 11, novembre 2013 http://www.stpauls.it/jesus/1311je/mondo_fede.htm

[11]Sua Ecc.za Mons. Gerhard Ludwig Müller“Indissolubilità del matrimonio e dibattito sui divorziati risposati e i sacramenti”, L’Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 243, Merc. 23.10.2013 , www.vatican.va , http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/muller/rc_con_cfaith_20131023_divorziati-risposati-sacramenti_it.html)

[12]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 4418-4421). Edizione del Kindle 2018 .

[13]A. Tornielli “Maradiaga a Müller: «Dovresti essere più flessibile»” www.lastampa.it 21.1.2014, https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2014/01/21/news/maradiaga-a-muller-dovresti-essere-piu-flessibile-1.35937516

[14]Francesco Antonio Grana “Vaticano, lettera ai vescovi tedeschi: “No comunione ai divorziati risposati”” il Fatto Quotidiano, 12-11-2013 https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/12/vaticano-lettera-ai-vescovi-tedeschi-no-comunione-ai-divorziati-risposati/774688/

[15]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1786-1800. Edizione del Kindle 2018.

[16]Sandro Magister “Kasper cambia il paradigma, Bergoglio applaude” 1 marzo 2014, www.chiesa.espressonline.it,  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350729.html

[17]S. Magister “Kasper cambia il paradigma, Bergoglio applaude”  1 marzo 2014, www.chiesa.espressonline.it,  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350729.html

[18]S. Magister “Kasper cambia il paradigma, Bergoglio applaude”  1 marzo 2014, www.chiesa.espressonline.it,  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350729.html

[19]Papa Francesco, Parole del Papa Francesco dopo la recita dell’Ora Terza Venerdì, 21 febbraio 2014 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/february/documents/papa-francesco_20140221_concistoro-ora-terza.html

[20]Congregazione per la Dottrina della Fede “Sulla pastorale dei divorziati risposati”, LEV, Città del Vaticano 1998

[21]Cfr. www.familiam.org,  http://www.familiam.org/pcpf/allegati/8558/Prolusione_De_Paolis.pdf , consultazione del 24.5.2021; vedi anche in “Ius Communionis” 2, 2014, pp. 203-248

[22]A. Manzo “Intervista al cardinale Kasper: «Vogliono la guerra al Sinodo, il Papa è il bersaglio»” Il Mattino, 18.9.2014 https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/cardinale_kasper_intervista_mattino-595778.html

[23]A. Tornielli , “Il manifesto dei cinque cardinali e la risposta di Kasper.” Vatican Insider 18-9-2014 https://www.lastampa.it/2014/09/18/vaticaninsider/il-manifesto-dei-cinque-cardinali-e-la-risposta-di-kasper-TVgfXHxC6ctfTr3RshtMnI/pagina.html

[24]Intervista rilasciata ad Antonio Manzo, pubblicata su “Il Mattino” del 18.9.2014 con il titolo: “Intervista al cardinale Kasper: «Vogliono la guerra al Sinodo, il Papa è il bersaglio»” e  riportata dal Sismografo dello stesso giorno http://ilsismografo.blogspot.com/2014/09/vaticano-il-cardinale-kasper-si-attacca.html)

[25]“Divorziati e «teorema Kasper»: quando il gioco si fa duro i domenicani iniziano a giocare…”, il Timone 22-7-2014 http://www.iltimone.org/news-timone/divorziati-e-teorema-kasper-quando-il-gioco-si-fa/

[26]Matthew Boudway and Grant Gallicho“An Interview with Cardinal Walter Kasper.” Commonweal Magazine,  7 maggio 2014

https://www.commonwealmagazine.org/interview-cardinal-walter-kasper

[27]Giovanni Paolo II “Discorso ai sacerdoti partecipanti ad un seminario di studio su “La procreazione responsabile”, Sabato, 17 settembre 1983 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1983/september/documents/hf_jp-ii_spe_19830917_procreazione-responsabile.html

[28]Cfr.  Prolusione di S. Em. Rev.ma Sig. Card. Velasio De Paolis, Presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede sul tema: «I divorziati risposati e i Sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza. »  27 marzo 2014, 5.6  www.familiam.org,  http://www.familiam.org/pcpf/allegati/8558/Prolusione_De_Paolis.pdf , consultazione del 24.5.2021; vedi anche in “Ius Communionis” 2, 2014, pp. 203-248

[29]Westen “Exclusive: Cardinal Burke says ‘manipulation’ at Synod was driven by agenda to undermine teachings on marriage” Lifesite news, 24.3.2015 https://www.lifesitenews.com/news/in-exclusive-interview-cardinal-burke-says-manipulation-at-the-synod-was-ag ; Edward Pentin, “The Rigging of a Vatican Synod? An Investigation into Alleged Manipulation at the Extraordinary Synod on the Family”, Ignatius Press San Francisco 2015, Introduction

[30]M. Respinti “Quelle manovre per manipolare i lavori del Sinodo” La Nuova Bussola Quotidiana, 9-10-2015  http://www.lanuovabq.it/it/quelle-manovre-per-manipolarei-lavori-del-sinodo

[31]M. Respinti “Quelle manovre per manipolare i lavori del Sinodo” La Nuova Bussola Quotidiana, 9-10-2015  http://www.lanuovabq.it/it/quelle-manovre-per-manipolarei-lavori-del-sinodo

[32]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1808-1813). Edizione del Kindle.

[33]Marco Tosatti, “Sinodo: come lo manovro…”, La Stampa, I blog di La Stampa, 21 settembre 2014
https://www.lastampa.it/blogs/2014/09/21/news/sinodo-come-lo-manovro-1.37276215  attualmente, 24.5.2021, l’articolo è scomparso dal sito ma si può trovare qui  https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/09/20/sinodo-come-lo-manovro/

[34]Marco Tosatti “Sinodo: esito previsto da un anno”, La Stampa, I blog di La Stampa, 27 ottobre 2015
https://www.lastampa.it/blogs/2015/10/27/news/sinodo-esito-previsto-da-un-anno-1.37276436/amp/ consultazione del 24.5.2021

[35]Marco Tosatti, “Sinodo: come lo manovro…”, La Stampa, I blog di La Stampa, 21 settembre 2014
https://www.lastampa.it/blogs/2014/09/21/news/sinodo-come-lo-manovro-1.37276215 attualmente, 24.5.2021 è scomparso dal sito ma si può trovare qui  https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/09/20/sinodo-come-lo-manovro/

[36]E. Pentin “The Rigging of a Vatican Synod?”, Ignatius Press, 2015, cap. 5 September 2014

[37]Marco Tosatti “Un magistero dell’ambiguità?” La Stampa, I blog di La Stampa, 9 maggio 2016 https://www.lastampa.it/blogs/2016/05/09/news/un-magistero-dell-ambiguita-1.37276546/amp/ consultazione del 24.5.2021

[38]Marco Tosatti: “Prelati chiacchieroni, conversazioni a ruota libera. Ancora quualche indiscrezione sui due Sinodi della Famiglia”, Stilum Curiae, 9 Febbraio 2017 ,

[39]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 270-273

[40]S. Magister “La vera storia di questo sinodo. Regista, esecutori, aiuti”,   17-10-2014, www.chiesa.espressonline.it, http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350897.html

[41]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition). (posizione del Kindle 1808 ss) Edizione del Kindle 2018

[42]Synod14 – 11a Congregazione generale: “Relatio post disceptationem” del Relatore generale, Card. Péter Erdő, 13.10.2014 , www.vatican.va , https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/10/13/0751/03037.html

[43]Mia traduzione da Christa Pongratz-Lippitt, “Cardinal Marx: Pope Francis has pushed open the doors of the church”, National Catholic Reporter 28-10-2014    https://www.ncronline.org/blogs/ncr-today/cardinal-marx-pope-francis-has-pushed-open-doors-church

[44]“Bp. Athanasius Schneider on the Synod, “manipulation”, and the “neo-pagan” and heterodox midterm relatio
– Midterm relatio a stain on the honor of the Apostolic See”, Rorate Coeli, 4/5. 11. 2014 https://rorate-caeli.blogspot.com/2014/11/bp-athanasius-schneider-on-synod.html

[45]“Mons. Schneider sul Sinodo”, Chiesa e post concilio, 7-11-2014 http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2014/11/mons-schneider-sul-sinodo.html

[46]“Mons. Schneider sul Sinodo”, Chiesa e post concilio, 7-11-2014 http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2014/11/mons-schneider-sul-sinodo.html

[47]“Mons. Schneider sul Sinodo”, Chiesa e post concilio, 7-11-2014 http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2014/11/mons-schneider-sul-sinodo.html

[48]C. Woodden “Cardinal Kasper asks for prayers for synod, saying ‘a battle is going on’” Catholic Herald, 23.3.2015  https://catholicherald.co.uk/news/2015/03/23/cardinal-kasper-asks-for-prayers-for-synod-saying-a-battle-is-going-on/  ; https://www.catholicculture.org/news/headlines/index.cfm?storyid=24415

[49]Elisabetta Piqué, “El sínodo sobre la familia: “Los divorciados vueltos a casar parecen excomulgados””, La Nacion, 7 de diciembre de 2014    https://www.lanacion.com.ar/el-mundo/el-sinodo-sobre-la-familia-los-divorciados-vueltos-a-casar-parecen-excomulgados-nid1750245

[50]“Supplica Filiale a Papa Francesco sul futuro della famiglia” https://www.supplicafiliale.org/firstcampaign ;  https://www.atfp.it/rivista-tfp/2015/233-marzo-2015/1056-supplica-filiale-a-papa-francesco-sul-futuro-della-famiglia

[51]Cfr. Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1863-1866). Edizione del Kindle 2018.

[52]Cfr. C. Geyer e H. Hintermaier “Das Christentum hechelt nicht nach Applaus” Frankfurter Allgemeine Zeitung 28 ottobre 2017  https://www.faz.net/aktuell/feuilleton/debatten/kardinal-walter-brandmueller-ueber-den-streit-um-amoris-Laetitia-15266671.html

[53]M. Tosatti , “Famiglia, gay ecc. Un vademecum”, La Stampa, I blog della Stampa , 20 Maggio 2015  https://www.lastampa.it/blogs/2015/05/20/news/famiglia-gay-ecc-un-vademecum-1.37276358/amp/ consultazione del 24.5.2021

[54]in AA.VV. “Matrimonio e famiglia. Prospettive pastorali di undici cardinali.”, ed. Cantagalli, Siena 2015 p. 80

[55]Il Timone «La Chiesa deve riconoscere il valore dell’amore gay». Voilà  l’agenda del Sinodo «ombra» Il Timone, News 27 maggio 2015 http://www.iltimone.org/news-timone/la-chiesa-deve-riconoscere-il-valore-dellamore-gay/

[56]«La Chiesa deve riconoscere il valore dell’amore gay». Voilà  l’agenda del Sinodo «ombra» Il Timone, News 27 maggio 2015  http://www.iltimone.org/news-timone/la-chiesa-deve-riconoscere-il-valore-dellamore-gay/

[57]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1891-1907) Edizione del Kindle 2018 ; Sinodo dei Vescovi, XIV Assemblea Generale Ordinaria  “La vocazione e la missione della famiglia  nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, Instrumentum Laboris , www.vatican.va ,  http://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20150623_instrumentum-xiv-assembly_it.html#La_via_penitenziale)

[58]Emanuela Vinai “Card. Kasper: «Comunione ai divorziati. Spero che a favore ci sia una maggioranza»”, Toscana Oggi, 19-10-2015 https://www.toscanaoggi.it/Vita-Chiesa/Card.-Kasper-Comunione-ai-divorziati.-Spero-che-a-favore-ci-sia-una-maggioranza

[59]R. Douthat “Cardinal Burke: ‘I’m Called the Enemy of the Pope, Which I Am Not’” New York Times 29.11.2019  https://www.nytimes.com/2019/11/09/opinion/cardinal-burke-douthat.html?fbclid=IwAR2OPUrg_9–EiKwti7-or5gdULbsE4Znd7XZ1qeOhzgLQ5QuLWDJDA2DT4 , traduzione italiana di Annarosa Rossetto “Card. Burke: “So che devo rendere conto a nostro Signore e vorrei potergli dire che anche se avessi commesso degli errori, ho cercato di difenderlo, di servirlo.” www.sabinopaciolla.com, 11.11.2019, https://www.sabinopaciolla.com/card-burke-so-che-devo-rendere-conto-a-nostro-signore-e-vorrei-potergli-dire-che-anche-se-avessi-commesso-degli-errori-avevo-cercato-di-difenderlo-di-servirlo/

[60]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1910-1917). Edizione del Kindle.

[61]S. Magister  “Tredici Cardinali hanno scritto al Papa. Ecco la lettera.” , www.chiesa.espressonline.it,   12-10-2015  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351154.html

[62]S. Magister  “Tredici cardinali hanno scritto al Papa. Ecco la lettera.” , www.chiesa.espressonline.it,  12-10-2015  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351154.html

[63]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1920-1921). Edizione del Kindle 2018

[64]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1921-1926). Edizione del Kindle 2018

[65]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1931-1936). Edizione del Kindle 2018.

[66]E. Pentin:“ Cardinal Burke: Final Report Lacks Clarity on Indissolubility of Marriage”, National Catholic Register, 26-10-2015,  http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/cardinal-burke-final-report-lacks-clarity-on-indissolubility-of-marriage

[67]A. Schneider “Rorate Exclusive: Bishop Athanasius Schneider reaction to Synod Door to communion for divorced & remarried officially kicked open.” Rorate Coeli 2-11-2015  https://rorate-caeli.blogspot.com/2015/11/rorate-exclusive-bishop-athanasius.html

[68]A. Schneider “Nella Relazione Finale del Sinodo una ‘porta sul retro’ per l’accesso ad una prassi neo-mosaica” Chiesa e post-concilio, 4-11-2015 http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/11/nella-relazione-finale-del-sinodo-una_4.html

[69]“Sinodo, mons. Forte: “Respirato clima Vaticano II. Si comunione a divorziati risposati ma con discernimento””, Radio InBlu, 26 ottobre 2015  https://www.radioinblu.it/2015/10/27/sinodo-mons-forte-respirato-clima-vaticano-ii-si-comunione-a-divorziati-risposati-ma-con-discernimento/

[70]S. Sartini “Ostia ai divorziati se pentiti E i gay non sono famiglia” Il Giornale 26.10.2015 http://www.ilgiornale.it/news/politica/ostia-ai-divorziati-se-pentiti-e-i-gay-non-sono-famiglia-1186816.html

[71]Tommaso BediniCrescimanni, “Kasper elogia Fratel Paoli e la diocesi.”, Il Tirreno, Lucca, 16.3.2016 https://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2016/03/16/news/kasper-elogia-fratel-paoli-e-la-diocesi-1.13136909

[72]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1963-1973). Edizione del Kindle 2018

[73]Cfr. S. Magister :“Fuori Müller, dentro Schönborn. Il Papa ha cambiato maestro di dottrina.” , www.chiesa.espressonline.it, 30-5-2016 http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351305.html

[74]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1983-1986) Edizione del Kindle 2018

[75]Card. Burke “‘Amoris Laetitia’ and the Constant Teaching and Practice of the Church” National Catholic Register 12.4.2016 https://www.ncregister.com/news/amoris-Laetitia-and-the-constant-teaching-and-practice-of-the-church)

[76]B. Volpe “Mons. Livi: l’Amoris Laetitia… è una furbata” Cronicasdepapafrancisco 17.5.2016  https://cronicasdepapafrancisco.com/2016/05/17/mons-livi-lamoris-laetitia-e-una-furbata/comment-page-1/

[77]Marco Ferraresi, “Caffarra: “Con la firma Mattarella ha ridefinito il matrimonio”” “La Nuova Bussola Quotidiana” del 25 maggio 2016, http://www.lanuovabq.it/it/caffarra-con-la-firma-mattarella-ha-ridefinito-il-matrimonio#.V0Wgrp9tG2o.twitter

[78]A. Schneider “Bishop Athanasius Schneider Replies to The Remnant’s Open Letter on Amoris Laetitia” Remnant Newspaper 2.6.2016 http://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/2558-bishop-athanasius-schneider-replies-to-the-remnant-s-open-letter-on-amoris-laetitia

[79]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 4570-4578). Edizione del Kindle 2018

[80]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1986-1988). Edizione del Kindle 2018

[81]Anian Christoph Wimmer “Full text: Interview with Robert Spaemann on Amoris Laetitia” Catholic News Agency 29.4.2016  http://www.catholicnewsagency.com/news/full-text-interview-with-robert-spaemann-on-amoris-laetitia-10088/

[82]Cfr. Anian Christoph Wimmer “Full text: Interview with Robert Spaemann on Amoris Laetitia” Catholic News Agency 29.4.2016  http://www.catholicnewsagency.com/news/full-text-interview-with-robert-spaemann-on-amoris-laetitia-10088/)

[83]Luiz Sérgio Solimeo “Because of Its Grave Errors ‘Amoris Laetitia’ Should Be Rejected” Tradition, Family and Property

May 4, 2016   http://www.tfp.org/tfp-home/catholic-perspective/because-of-its-grave-errors-amoris-laetitia-should-be-rejected.html

[84]Matthew McCusker “Key doctrinal errors and ambiguities of Amoris Laetitia”  Voice of the Family 7.5.2016  http://voiceofthefamily.com/key-doctrinal-errors-and-ambiguities-of-amoris-laetitia/

[85]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 1972-1977). Edizione del Kindle 2018, nel testo è citato un passo tratto da : Stanze Vaticane “Amoris Laetitia, parla il cardinale Kasper.” 2.4.2018 http://stanzevaticane.tgcom24.it/2018/04/02/amoris-laetitia-parla-il-cardinale-kasper/

[86]C. Caffarra, “Dubia, i 4 cardinali: “Santità, ci riceva” Ma dal Papa solo silenzio”, La Nuova Bussola Quotidiana, 20-6-2017 http://www.lanuovabq.it/it/dubia-i-4-cardinali-santita-ci-riceva-ma-dal-papa-solo-silenzio

[87]Cascioli “Müller: “Mai detto di eccezioni sulla comunione ai risposati”” in La Nuova Bussola Quotidiana del 9.11.2017,  http://www.lanuovabq.it/it/mueller-mai-detto-di-eccezioni-sulla-comunione-ai-risposati

[88]G. Rusconi, “Amoris Laetitia. Intervista al cardinale Baldisseri.”, Rosso Porpora 14 aprile 2016  https://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-cardinali/583-amoris-laetitia-intervista-al-card-lorenzo-baldisseri.html

[89]Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 2007-2012). Edizione del Kindle.

[90]“L’esortazione apostolica Amoris laetitia: una critica teologica.”, Corrispondenza Romana,  17 Agosto 2016  https://www.corrispondenzaromana.it/lesortazione-apostolica-amoris-laetitia-una-critica-teologica/

[91]“Dichiarazione di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina.” http://www.supplicafiliale.org/ attualmente visibile a questo sito:  https://lucediverit.wordpress.com/2020/04/07/dichiarazione-di-fedelta-allinsegnamento-immutabile-della-chiesa-sul-matrimonio-e-alla-sua-ininterrotta-disciplina/

[92]S. Magister “L’Osservatore” dice cosa dice “Amoris laetitia”. Ma poi gli arriva la stroncatura” , www.chiesa.espressonline.it, 2.8.2016 http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351349.html

[93]“Carta del s. Padre Francisco a los obispos de la region pastoral de Buenos Aires en respuesta al documento “Criterios basicos para la aplicacion del capitulo VIII  de la Amoris Laetitia” 5.9.2016, www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/francesco/es/letters/2016/documents/papa-francesco_20160905_regione-pastorale-buenos-aires.html

[94]Mons. Livi “Le intenzioni del Papa non cambiano la dottrina” La Nuova Bussola Quotidiana 18-12-2017 http://www.lanuovabq.it/it/le-intenzioni-del-papa-non-cambiano-la-dottrina

[95]“«Questi non sai che casino ci combinano». Il retroscena di Forte sui lavori sinodali” Il Timone News 4 maggio 2016    http://www.iltimone.org/news-timone/questi-non-sai-che-casino-ci-combinano-il-retrosce/

[96]La Fede Quotidiana   “Un vescovo austriaco: “La comunione ai divorziati risposati è una pratica irreversibile”, La Fede Quotidiana 11-1-2017  http://www.lafedequotidiana.it/un-vescovo-austriaco-la-comunione-ai-divorziati-risposati-pratica-irreversibile/

[97]S. Magister “Francesco e Antonio, una coppia in ottima Compagnia”, www.chiesa.espressonline.it 12.4.2016   http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351273.html

[98]Lorenzo Bertocchi “Kasper: Divorziati risposati, il Papa ha aperto la porta”, La Nuova Bussola Quotidiana 26-04-2016 http://lanuovabq.it/it/kasper-divorziati-risposati-il-papa-ha-aperto-la-porta#.Vzcm7XRyzqA

[99]Cfr. F. Coccopalmerio, “Il capitolo ottavo della esortazione post-sinodale Amoris laetitia.”, Città del Vaticano 2017 p. 21.

[100]Luciano Moia “Scritto del cardinale Coccopalmerio. «Amoris Laetitia, dottrina rispettata»”, Avvenire, 14-2-2017 https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/amoris-laetitia-dottrina-rispettata-coccopalmerio

[101]Iacopo Iadarola “L’Amoris laetitia nel centenario della Comunione ai risposati”, La Stampa, Vatican Insider, 09 Aprile 2017  https://www.academia.edu/34467610/L_Amoris_laetitia_nel_centenario_della_Comunione_data_ai_risposati_La_Stampa_-_Vatican_Insider_8_aprile_2017_)

[102]Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede del 18.12.2018 , www.vatican.va ,  https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/12/18/0949/02060.html#to

[103]C. Caffarra, “Dubia, i 4 cardinali: “Santità, ci riceva” Ma dal Papa solo silenzio”, La Nuova Bussola Quotidiana, 20-6-2017 http://www.lanuovabq.it/it/dubia-i-4-cardinali-santita-ci-riceva-ma-dal-papa-solo-silenzio

[104]A. Tornielli “Amoris laetitia, L’Osservatore pubblica le linee guida maltesi.” Vatican Insider del 14/01/2017 https://www.lastampa.it/2017/01/14/vaticaninsider/amoris-laetitia-losservatore-pubblica-le-linee-guida-maltesi-jLki2r55pShr97d1iL80qL/pagina.html

[105]Charles Jude Scicluna e Mario Grech “Criteri applicativi di “Amoris laetitia”, www.chiesa.espressonline.it, 14.1.2017, www.chiesa.espressonline.it  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351437.html

[106]L. Melina, “Livio Melina: “Le sfide di ‘Amoris Laetitia’ per un teologo della morale” , in Settimo Cielo di Sandro Magister, 28.6.2017 http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/06/28/livio-melina-le-sfide-di-amoris-laetitia-per-un-teologo-della-morale/

[107]Conferenza Episcopale Emilia Romagna “Indicazioni sul capitolo VIII dell’Amoris Laetitia  . Accompagnare, discernere, integrare le tre parole chiave.” 20.1.2018 , www.diocesiimola.it,

[108]Diocesi di Roma “La letizia dell’amore”: il cammino delle famiglie a Roma. http://www.romasette.it/wp-content/uploads/Relazione2016ConvegnoDiocesano.pdf

[109]“Papa Francesco – Ai vescovi di Buenos Aires: la vostra interpretazione di Amoris Laetitia è eccellente ed è l’unica possibile” Come Gesù 9.9.2016  https://mauroleonardi.it/2016/09/09/il-papa-avvalla-come-lunica-possibile-linterpretazione-che-i-vescovi-argentini-danno-di-amoris-laetitia/

[110]M. Tosatti, “Confusionis Laetitia, cerimonie di gruppo per concedere la comunione ai divorziati risposati”, La Bussola Quotidiana 16-06-2017  http://www.lanuovabq.it/it/confusionis-laetitia-cerimonie-di-gruppoper-concedere-la-comunione-ai-divorziati-risposati

[111]Alessandro Gisotti :“Card. Parolin: il 2018 di Francesco all’insegna di giovani e famiglia”, Vatican News, 11-1-2018 https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2018-01/card–parolin–il-2018-di-francesco-allinsegna-di-giovani-e-fami.html

[112]M. Tosatti “ Polonia, Amoris Laetitia. Come e perché Parolin ha premuto sui Vescovi polacchi per ammorbidirli”. Stilum Curiae 30.6.2018 https://www.marcotosatti.com/2018/06/30/polonia-amoris-laetitia-come-e-perche-parolin-ha-premuto-sui-vescovi-polacchi-per-ammorbidirli/

[113]B. Cupich, “Pope Francis’ Revolution of Mercy: Amoris Laetitia as a New Paradigm of Catholicity”, La Stampa, 9-2-2018   https://www.lastampa.it/vatican-insider/en/2018/02/09/news/pope-francis-revolution-of-mercy-amoris-laetitia-as-a-new-paradigm-of-catholicity-1.33978121

[114]“Uno studioso mette in imbarazzo il card. Cupich chiedendo se il “cambiamento di paradigma” del Papa significhi cambiamento ‘radicale’ della dottrina”, Chiesa e post-concilio, 17 febbraio 2018  http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2018/02/uno-studioso-mette-in-imbarazzo-il-card.html , la traduzione offerta da questo sito è stata da me in un caso ritoccata

[115]S. Paciolla, “Card. Müller: nessun Papa può proporre alla fede di tutta la Chiesa i suoi soggettivi punti di vista” Il Blog di www.sabinopaciolla.com, 30.10.2020 https://www.sabinopaciolla.com/card-Müller-nessun-papa-puo-proporre-alla-fede-di-tutta-la-chiesa-i-suoi-soggettivi-punti-di-vista/

[116]Card. Müller”Non è cambiamento pastorale: è corruzione”, La Bussola Quotidiana, 26-2-2018 http://www.lanuovabq.it/it/non-e-cambiamento-pastorale-e-corruzione

[117]Cascioli “Müller: “Mai detto di eccezioni sulla comunione ai risposati”” in La Nuova Bussola Quotidiana del 9.11.2017,  http://www.lanuovabq.it/it/mueller-mai-detto-di-eccezioni-sulla-comunione-ai-risposati

[118]«Santità, per il bene della Chiesa faccia chiarezza», La Nuova Bussola Quotidiana, 14-11-2016 http://www.lanuovabq.it/it/santita-per-il-bene-della-chiesa-faccia-chiarezza “Cinque domande su cui si gioca la morale cattolica.”, La Nuova Bussola Quotidiana, 14-11-2016 http://www.lanuovabq.it/it/cinque-domande-su-cui-si-gioca-la-morale-cattolica

[119]Carlo Caffarra “Dubia, i 4 cardinali: “Santità, ci riceva”. Ma dal Papa solo silenzio.”, La Nuova Bussola Quotidiana, 20-06-2017  http://www.lanuovabq.it/it/dubia-i-4-cardinali-santita-ci-riceva-ma-dal-papa-solo-silenzio

[120]Archidiocese of Philadelphia “Pastoral Guidelines for Implementing Amoris Laetitia” 1.7.2016, www.archphila.org, Archidiocese of Philadelphia “Pastoral Guidelines for Implementing Amoris Laetitia” 1.7.2016, www.archphila.org,  http://archphila.org/wp-content/uploads/2016/06/AOP_AL-guidelines.pdf; la traduzione italiana di tali indicazioni è stata offerta da Magister:  S. Magister “Il Papa tace, ma i cardinali suoi amici parlano. E accusano”, , www.chiesa.espressonline.it, 23.11.2016   http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351419.html

[121]“El Arzobispo de La Plata pide a sus sacerdotes que no den de comulgar a los divorciados vueltos a casar.”, InfoCatólica, 23-06-2016, http://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=26911&utm_medium=email&utm_source=boletin&utm_campaign=bltn160623&icid=377e11567b42088aa1ac59641b2b45a5 ; https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2016/06/25/mons-hector-aguer-la-continuita-nel-magistero-della-chiesa-e-fondamentale/

[122]Diocesis de Alcalà de Henares “Mons. Reig Pla publica unos criterios y disposiciones para acompañar a los bautizados que se han divorciado y viven en otra unión” https://www.obispadoalcala.org/noticiasDEF.php?subaction=showfull&id=1490346936&archive=  “Spagna, linee guida su Amoris Laetitia del vescovo Reig: Scrittura e Magistero di sempre sono vincolanti”, Il Timone, 27-3-2017 http://www.iltimone.org/news-timone/spagna-linee-guida-su-amoris-laetitia-del-vescovo/)

[123]Messainlatino “Amoris laetitia: i Vescovi dell’Alberta fuori dal coro”, Messainlatino.it, 15-9-2010 http://blog.messainlatino.it/2016/09/amoris-laetitia-i-vescovi-dell-fuori.html

[124]Claire Chretien“Bishop Olmsted: Amoris Laetitia does not allow Holy Communion for remarried divorcees”, LifeSiteNews.com.  23-9-2016 https://www.lifesitenews.com/news/bishop-olmsted-amoris-laetitia-does-not-allow-holy-communion-for-remarried

[125]S. Magister “Il Papa tace, ma i cardinali suoi amici parlano. E accusano”, , www.chiesa.espressonline.it, 23.11.2016   http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351419.html

[126]S. Magister “Il Papatace, ma il neocardinale suo amico parla e accusa. Non c’è pace su “Amoris laetitia” Settimo Cielo di Sandro Magister, 18.11.2016, http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/11/18/il-papa-tace-ma-il-neocardinale-suo-amico-parla-e-accusa-non-ce-pace-su-amoris-laetitia/

[127]Marco Tosatti “Aguer, vescovo esiliato: non piace al Papa.” La Bussola Quotidiana, 08-06-2018

http://www.lanuovabq.it/it/aguer-vescovo-esiliato-non-piace-al-papa

[128]“Appello di tre Vescovi cattolici a Papa Francesco in difesa del matrimonio.”, Corrispondenza Romana,18 Gennaio 2017  https://www.corrispondenzaromana.it/appello-di-tre-vescovi-cattolici-a-papa-francesco-in-difesa-del-matrimonio/

[129]“La letizia dell’amore”: il cammino delle famiglie a Roma. http://www.romasette.it/wp-content/uploads/Relazione2016ConvegnoDiocesano.pdf

[130]Gerhard Müller: “Che cosa significa dire «Io ti assolvo»”, La Bussola Quotidiana 29-1-2018   http://www.lanuovabq.it/it/che-cosa-significa-dire-io-ti-assolvo ; G. L. Müller “Comunione ai divorziati risposati, Müller: “Nella colpa ci possono essere delle attenuanti”” La Stampa , 30 ottobre 2017  http://www.lastampa.it/2017/10/30/vaticaninsider/ita/vaticano/comunione-ai-risposati-mller-nella-colpa-possono-esserci-attenuanti-uK39UZsbZ580Xv9cVK2kUP/pagina.html ; A. Tornielli: “Müller: “Il libro di Buttiglione ha dissipato i dubia dei cardinali”, su Vatican Insider del 30-12-2017   http://www.lastampa.it/2017/12/30/vaticaninsider/ita/inchieste-e-interviste/mller-il-libro-di-buttiglione-ha-dissipato-i-dubia-dei-cardinali-BGa9DT809pw5WyEgRdZC9I/pagina.html

[131]“Professione delle verità immutabili riguardo al matrimonio sacramentale.” Settimo Cielo di Sandro Magister, 2.1.2018  http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/01/02/professione-delle-verita-immutabili-riguardo-al-matrimonio-sacramentale/

[132]“Correctio Filialis De Haeresibus Propagatis”, http://www.correctiofilialis.org/it/;  http://www.correctiofilialis.org/wp-content/uploads/2017/08/Correctio-filialis_Italiano.pdf

[133]L. Bertocchi “«Fare chiarezza»: ai Dubia si associa il cardinale Eijk.”, La Nuova Bussola Quotidiana, 27-1-2018 http://lanuovabq.it/it/fare-chiarezza-ai-dubia-si-associa-il-cardinale-eijk

[134]Card. A. Scola “Ho scommesso sulla libertà”, Solferino, 2018 cap. 11)

[135]M. Tosatti “Confusione nella Chiesa, appello anche dall’Olanda.”, La Nuova Bussola Quotidiana, 11- 4- 2018 http://www.lanuovabq.it/it/confusione-nella-chiesa-appello-anche-dallolanda

[136]Cfr.  “Illustri studiosi laici ed ecclesiastici accusano Papa Francesco di eresia in una Lettera Aperta”, Chiesa e post concilio,  http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/04/illustri-teologi-e-studiosi-accusano.html

[137]“La Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1 Tim 3, 15) Dichiarazione sulle verità riguardanti alcuni degli errori più comuni nella vita della Chiesa nel nostro tempo” Corrispondenza Romana, 10.6.2019, https://www.corrispondenzaromana.it/nota-esplicativa-alla-dichiarazione-sulle-verita-riguardanti-alcuni-degli-errori-piu-comuni-nella-vita-della-chiesa-nel-nostro-tempo-nel-nostro-tempo-la-chiesa-sta-vivendo-una-del/

[138]“El Papa se reunió con Presidencia del CELAM”, Conferencia Episcopal del Uruguay, 23-5-2016 https://iglesiacatolica.org.uy/el-papa-se-reunio-con-presidencia-del-celam/ (consultato il 25.5.2021)

[139]Conferenza Stampa del s. Padre durante il volo di ritorno da Lesbo, , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/april/documents/papa-francesco_20160416_lesvos-volo-ritorno.html

[140]Qui trovate il video: “Presentation of the Exhortation Amoris Laetitia” , Vatican News, 8-4-2016 https://www.youtube.com/watch?v=I9k79PKhP3I

e qui il testo scritto S. Magister: “Fuori Müller, dentro Schönborn. Il Papa ha cambiato maestro di dottrina.”, www.chiesa.espressonline.it, 30-5-2016  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351305

[141]Concilio Vaticano II, Cost. dogm. “Lumen gentium”, 21.11.1964 , 11 www.vatican.va,  http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html

[142]Concilio Vaticano II, Costituzione pastorale Gaudium et spes, 7.12.1965, n. 48: AAS 58 (1966) 1068  www.vatican.va , http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html

[143]Qui trovate il video: “Presentation of the Exhortation Amoris Laetitia” , Vatican News, 8-4-2016 https://www.youtube.com/watch?v=I9k79PKhP3I (consultazione del 25.5.2021) e qui il testo scritto S. Magister: “Fuori Müller, dentro Schönborn. Il Papa ha cambiato maestro di dottrina.”, www.chiesa.espressonline.it, 30-5-2016  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351305

[144]Giovanni Paolo PP. II, Omelia per la chiusura del VI Sinodo dei Vescovi, 7 [25 Ottobre 1980]: AAS 72 [1980] 1082).” (Giovanni Paolo II “Familiaris Consortio” 22.11.1992, n. 84 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio.html

[145]Congregazione per la Dottrina della Fede “Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica circa la recezione della Comunione Eucaristica da parte dei divorziati risposati”14.9.1994 n. 7,  www.vatican.va ,    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_14091994_rec-holy-comm-by-divorced_it.html

[146]Cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede “Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica circa la recezione della Comunione Eucaristica da parte dei divorziati risposati”n. 9 , www.vatican.va ,   http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_14091994_rec-holy-comm-by-divorced_it.html

[147]Card. J. Ratzinger “Introduzione” in Congregazione per la Dottrina della Fede “Sulla pastorale dei divorziati risposati. Documenti, commenti e studi,” Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998, p. 18

[148]Card. J. Ratzinger “Introduzione” in Congregazione per la Dottrina della Fede “Sulla pastorale dei divorziati risposati. Documenti, commenti e studi,” Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998, p. 24

[149]Card. J. Ratzinger “Introduzione” in Congregazione per la Dottrina della Fede “Sulla pastorale dei divorziati risposati. Documenti, commenti e studi,” Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998, p. 24

[150]Cfr. Card. J. Ratzinger “Introduzione” in Congregazione per la Dottrina della Fede “Sulla pastorale dei divorziati risposati. Documenti, commenti e studi,” Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998, p. 25

[151]Cfr. Card. J. Ratzinger “Introduzione” in Congregazione per la Dottrina della Fede “Sulla pastorale dei divorziati risposati. Documenti, commenti e studi,” Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998, p. 26

[152]Benedetto XVI, “Sacramentum caritatis” n. 29  , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis.html

[153]Cfr Propositio 40.)”(Benedetto XVI, “Sacramentum caritatis” n. 29 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis.html

[154]Benedetto XVI, “Sacramentum caritatis” n. 29 , www.vatican.va , http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis.html

[155]G. L. Müller “ Indissolubilità del matrimonio e dibattito sui divorziati risposati e i Sacramenti”   L’Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 243, Merc. 23/10/2013 , www.vatican.va , http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/muller/rc_con_cfaith_20131023_divorziati-risposati-sacramenti_it.html

[156]www.vatican.va , http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19730411_indissolubilitate-matrimonii_it.html

[157]Marco Tosatti, “Sinodo: come lo manovro…”, La Stampa, I blog di La Stampa, 21 settembre 2014
https://www.lastampa.it/blogs/2014/09/21/news/sinodo-come-lo-manovro-1.37276215  attualmente, 24.5.2021, l’articolo è scomparso dal sito ma si può trovare qui  https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/09/20/sinodo-come-lo-manovro/

[158]E. Pentin “The Rigging of a Vatican Synod?”, Ignatius Press, 2015, cap. 5 September 2014

[159]Marco Tosatti, “Sinodo: come lo manovro…”, La Stampa, I blog di La Stampa, 21 settembre 2014
https://www.lastampa.it/blogs/2014/09/21/news/sinodo-come-lo-manovro-1.37276215  attualmente, 24.5.2021, l’articolo è scomparso dal sito ma si può trovare qui  https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/09/20/sinodo-come-lo-manovro/

[160]“Brandmüller: “una Chiesa Amazzonica è teologicamente impensabile. La Chiesa è Una, Santa, Cattolica, Apostolica (e quindi Romana)”, Sabino Paciolla, 18-10-2019

[161]“«Questi non sai che casino ci combinano». Il retroscena di Forte sui lavori sinodali” Il Timone NEWS 4 maggio 2016    http://www.iltimone.org/news-timone/questi-non-sai-che-casino-ci-combinano-il-retrosce/

[162]“Amoris laetitia, L’Osservatore pubblica le linee guida maltesi.” Vatican Insider del 14/01/2017 https://www.lastampa.it/2017/01/14/vaticaninsider/amoris-laetitia-losservatore-pubblica-le-linee-guida-maltesi-jLki2r55pShr97d1iL80qL/pagina.html)

[163]Antonio Spadaro “Intervista a papa Francesco”, La Civiltà Cattolica, 19-09-2013 https://www.laciviltacattolica.it/wp-content/uploads/2013/09/SPADARO-INTERVISTA-PAPA-PP.-449-477.pdf

[164]R. Douthat “Cardinal Burke: ‘I’m Called the Enemy of the Pope, Which I Am Not’” New York Times 09.11.2019  https://www.nytimes.com/2019/11/09/opinion/cardinal-burke-douthat.html?fbclid=IwAR2OPUrg_9–EiKwti7-or5gdULbsE4Znd7XZ1qeOhzgLQ5QuLWDJDA2DT4 , traduzione italiana di Annarosa Rossetto “Card. Burke: “So che devo rendere conto a nostro Signore e vorrei potergli dire che anche se avessi commesso degli errori, ho cercato di difenderlo, di servirlo.” Sabinopaciolla.com https://www.sabinopaciolla.com/card-burke-so-che-devo-rendere-conto-a-nostro-signore-e-vorrei-potergli-dire-che-anche-se-avessi-commesso-degli-errori-avevo-cercato-di-difenderlo-di-servirlo/

[165]L’articolo di Mons. Livi in cui parlava di tale documento si trovava fino a qualche tempo prima della sua morte sul suo sito http://www.fidesetratio.it/ a questo indirizzo http://fidesetratio.it/livi-sui-vescovi-emiliani.html purtroppo il 19.2.2021 ho avuto la spiacevole sorpresa di scoprire che tale sito è oggi invaso da testi nella linea della pornografia, un vero sfregio alla memoria di mons. Livi!

[166]Mons. Livi “Le intenzioni del Papa non cambiano la dottrina” La Nuova Bussola Quotidiana 18-12-2017 http://www.lanuovabq.it/it/le-intenzioni-del-papa-non-cambiano-la-dottrina

[167]Lorenzo Bertocchi “Kasper: Divorziati risposati, il Papa ha aperto la porta”, La Nuova Bussola Quotidiana 26-04-2016 http://lanuovabq.it/it/kasper-divorziati-risposati-il-papa-ha-aperto-la-porta#.Vzcm7XRyzqA

[168]“Illustri studiosi laici ed ecclesiastici accusano Papa Francesco di eresia in una Lettera Aperta” 30.4.2019, Chiesa e post Concilio  http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/04/illustri-teologi-e-studiosi-accusano.html

[169]S. Magister “Un teologo scrive al papa: C’è caos nella Chiesa, e lei ne è una causa”, Settimo Cielo di Sandro Magister 1-11-2017 http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/11/01/un-teologo-scrive-al-papa-ce-caos-nella-chiesa-e-lei-ne-e-una-causa/)

[170]Archidiocese of Philadelphia “Pastoral Guidelines for Implementing Amoris Laetitia” 1.7.2016, www.archphila.org,  http://archphila.org/wp-content/uploads/2016/06/AOP_AL-guidelines.pdf, traduzione italiana in S. Magister “Il Papa tace, ma i cardinali suoi amici parlano. E accusano”, , www.chiesa.espressonline.it, 23.11.2016,  http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351419.html

[171]“El Arzobispo de La Plata pide a sus sacerdotes que no den de comulgar a los divorciados vueltos a casar.”, InfoCatólica, 23-06-2016, http://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=26911&utm_medium=email&utm_source=boletin&utm_campaign=bltn160623&icid=377e11567b42088aa1ac59641b2b45a5 ; https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2016/06/25/mons-hector-aguer-la-continuita-nel-magistero-della-chiesa-e-fondamentale/

[172]“Spagna, linee guida su Amoris Laetitia del vescovo Reig: Scrittura e Magistero di sempre sono vincolanti”, Il Timone, 27-3-2017 http://www.iltimone.org/news-timone/spagna-linee-guida-su-amoris-laetitia-del-vescovo/

[173]“Amoris laetitia: i Vescovi dell’Alberta fuori dal coro”, Messainlatino.it, 15-9-2010 http://blog.messainlatino.it/2016/09/amoris-laetitia-i-vescovi-dell-fuori.html

[174]“Bishop Olmsted: Amoris Laetitia does not allow Holy Communion for remarried divorcees”, LifeSiteNews.com.  23-9-2016 https://www.lifesitenews.com/news/bishop-olmsted-amoris-laetitia-does-not-allow-holy-communion-for-remarried

[175]Marco Tosatti “Aguer, vescovo esiliato: non piace al Papa.” La Bussola Quotidiana, 08-06-2018

http://www.lanuovabq.it/it/aguer-vescovo-esiliato-non-piace-al-papa

[176]S. Ecc.za Mons. Gerhard Ludwig Müller“Indissolubilità del matrimonio e dibattito sui divorziati risposati e i sacramenti”, L’Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 243, Merc. 23/10/2013 , www.vatican.va , http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/muller/rc_con_cfaith_20131023_divorziati-risposati-sacramenti_it.html

[177]Andrea Tornielli “Il Papa “licenzia” Müller il Cardinale custode della fede” La Stampa, 10-7-2017 https://www.lastampa.it/cronaca/2017/07/10/news/il-papa-licenzia-muller-il-cardinale-custode-della-fede-1.34444720

[178]L. Melina, “Livio Melina: “Le sfide di ‘Amoris Laetitia’ per un teologo della morale” 28.6.2017, in Settimo Cielo, di Sandro Magister http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/06/28/livio-melina-le-sfide-di-amoris-laetitia-per-un-teologo-della-morale/

[179]Cfr. articolo di Mons. Melina dal titolo: “Divorziati risposati” in Penitenzieria Apostolica:“Peccato Misericordia Riconciliazione. Dizionario Teologico-Pastorale.” LEV, 2016, pp. 152ss.

[180]L. Moia “Nessuna resa dei conti al Pontificio istituto Giovanni Paolo II” in Avvenire  venerdì 2 agosto 2019 https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/amoris-laetitia-scelta-matura

[181]L. Moia “Nessuna resa dei conti al Pontificio istituto Giovanni Paolo II” in Avvenire  venerdì 2 agosto 2019 https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/amoris-laetitia-scelta-matura

[182]“Che cosa è a rischio davvero nello scontro sull’Istituto Giovanni Paolo II” Tempi, 2-8-2019 https://www.tempi.it/che-cosa-e-a-rischio-davvero-nello-scontro-sullistituto-giovanni-paolo-ii/

[183]“Che cosa è a rischio davvero nello scontro sull’Istituto Giovanni Paolo II” Tempi, 2-8-2019 https://www.tempi.it/che-cosa-e-a-rischio-davvero-nello-scontro-sullistituto-giovanni-paolo-ii/

[184]Cfr.  Ureta, José Antonio. Il “cambio di paradigma” di Papa Francesco: Continuità o rottura nella missione della Chiesa?: Bilancio quinquennale del suo pontificato (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 270-273). Edizione del Kindle.

[185]“Che cosa è a rischio davvero nello scontro sull’Istituto Giovanni Paolo II” Tempi, 2-8-2019 https://www.tempi.it/che-cosa-e-a-rischio-davvero-nello-scontro-sullistituto-giovanni-paolo-ii/

[186]L. Moia “Nuovo Istituto Giovanni Paolo II, ecco le cattedre e i docenti” Avvenire, Avvenire 11 settembre 2019  https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/nomine-istituto-giovanni-paolo-ii

[187]“Chiesa e omosessualità. Un’inchiesta alla luce del Magistero di papa Francesco.” www.letture.org,  https://www.letture.org/chiesa-e-omosessualita-un-inchiesta-alla-luce-del-magistero-di-papa-francesco-luciano-moia

[188]Tommaso Bedini Crescimanni, “Kasper elogia Fratel Paoli e la diocesi.”, Il Tirreno, Lucca 16.3.2016 https://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2016/03/16/news/kasper-elogia-fratel-paoli-e-la-diocesi-1.13136909 , consultato il 25.5.2021

[189]Cfr. “Pastorale” in Vocabolario On-Line, www.treccani.it, https://www.treccani.it/vocabolario/pastorale1/)

[190]Cfr. “«Questi non sai che casino ci combinano». Il retroscena di Forte sui lavori sinodali” Il Timone NEWS 4 maggio 2016    http://www.iltimone.org/news-timone/questi-non-sai-che-casino-ci-combinano-il-retrosce/

[191]S. Magister “Sinodalità fasulla. È solo Francesco che comanda, a modo suo” Settimo Cielo di Sandro Magister  11.1.2021  http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2021/01/11/sinodalita-fasulla-e-solo-francesco-che-comanda-a-modo-suo/

[192]Cfr. S. Magister “Sinodalità fasulla. È solo Francesco che comanda, a modo suo” Settimo Cielo di Sandro Magister  11.1.2021  http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2021/01/11/sinodalita-fasulla-e-solo-francesco-che-comanda-a-modo-suo/

[193]Cfr. “Messe della Beata Vergine Maria” , s. Messa “Maria Vergine sostegno e difesa della nostra fede”.   https://www.maranatha.it/MessaleBVM/bvm35page.htm

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